La Zinzulusa, una delle più famose ed importanti manifestazioni del carsismo costiero italiano, ed eccezionale "hotspot" di biodiversità sotterranea, si affaccia con una maestosa apertura sul mare, lungo il litorale tra Castro Marina e Santa Cesarea Terme (Otranto, Lecce, Salento, Puglia).
La grotta Zinzulusa, originatasi durante il Pliocene (Tirreniano) a seguito di intensi processi di erosione marina che interessarono l'intera Penisola Salentina, si articola in tre parti geomorfologicamente distinte.
La prima, che si estende dall'ampio ingresso sino alla Cripta, è scavata in calcari compatti dell'Eocene e risulta caratterizzata da una grande varietà di stalattiti e stalagmiti e numerosi fenomeni di crollo della volta;
in questa parte si può osservare la prima importante manifestazione idrologica della grotta, "La Conca", invasa da acque limpidissime in cui si riscontrano componenti marine e dulciacquicole, queste ultime provenienti da microfessurazioni presenti nella porzione più interna della cavità.
La seconda parte, che si estende dalla Cripta sino all'ampia cavità denominata "Il Duomo", mostra una tipica morfologia erosiva risalente al Cretacico; in questa parte della grotta la roccia si presenta meno compatta rispetto alle antistanti formazioni eoceniche e più evidenti risultano gli esiti dell'intensa azione erosiva delle acque interne; inoltre, le stalattiti e le stalagmiti diminuiscono, come pure non si osservano evidenti fenomeni di crollo.
Infine, la parte terminale, anch'essa ricavata in rocce cretaciche, ospita le acque limpidissime del "Cocito" la cui natura anchialina è dimostrata dalla evidente stratificazione tra una lente superficiale più fredda e dolce ed un livello sottostante più caldo e salmastro.
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