ISRC Imagia BEGC92100001
Musica e parole - Stefano Cinti
Direzione Montaggio e Realizzazione - Marco Locurcio
Sceneggiatura - Marco Locurcio e Stefano Cinti
Attori - Guido Castellano e Stefano Cinti
Cantautore romano, Stefano Cinti vive e lavora a Bruxelles. La canzone 'La fine del mondo, sulla quale si basa questo video clip, e’ stata scritta nel mese di marzo, all’inizio del periodo di confinamento per la pandemia da COVID-19. E’ un urlo liberatorio che sintetizza con ironia e sarcasmo gli elementi che caratterizzano il declino delle societa’ moderne e, piu’ in generale, il degrado del mondo in cui viviamo. Il brano vuole far riflettere sul ruolo e sulle responsabilità’ che abbiamo come esseri umani, verso gli altri, la natura e il mondo in cui viviamo. Il video, girato a Bruxelles nel mese di novembre, descrive la giornata di una persona che vive il confinamento in maniera alienante, passando da una frustrazione all’altra. A nulla sembrano valere i goffi tentativi del protagonista di mantenersi in equilibrio sul pallone da ginnastica a simboleggiare il fragile equilibrio tra uomo e natura. Ma il verdetto finale e’ ancora da scrivere e nelle ultime scene il video suggerisce la riscoperta della consapevolezza della bellezza del mondo quale chiave di volta per rivedere il nostro atteggiamento verso gli altri e la natura e, cosi’ facendo, per ritrovare anche noi stessi. A meta’ video fanno capolino le meduse, maestosamente indifferenti, a ricordarci che erano qui molto tempo prima di noi.
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Roman singer-songwriter Stefano Cinti lives and works in Brussels.The song was written in the month of March, at the beginning of the confinement period for the COVID-19 pandemic. It is a liberating scream that summarizes with irony and sarcasm the elements that characterize the decline of modern societies and, more generally, the degradation of the world in which we live. The song wants to make us reflect on the role and responsibilities we have as human beings, towards others, nature and the world in which we live. The video, shot in Brussels in November, describes the day of a person who experiences confinement in an alienating way, passing from one frustration to another. The final scene of the video suggests the rediscovery of the awareness of the beauty of the world as a keystone to review our attitude towards others and nature and, in this way, to rediscover ourselves too.
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Testo: La fine del mondo
E’ arrivata la fine del mondo,
non resta che aspettare la comparsa dei primi bubboni a segnalare l’inizio della morte corporale.
Non c’e’ piu’ tempo per le meschine strategie.
Uomo, rimani chiuso in casa a guardare dalla finestra il mondo che hai distrutto.
Sono piu’ liberi gli uccelli a cui sparavi,
sono piu’ sagge le formiche che calpestavi,
ridono di te anche i lombrichi.
Uomo, ti sei fregato da solo vivendo al di sopra delle tue possibilita’,
pensavi di essere al centro dell’universo ma non ti salverai.
Collassano sotto il peso dell’indiferrenza le societa’ moderne e si alzano muri che si sbricioleranno puntualmente e non serve cantare dai balconi.
E’ meglio urlare “Siamo dei coglioni!”
tanto si sa che finita la crisi si ricomincera’.
Ma forse e’ piu’ semplice di questo,
non serve cercare sempre delle scuse,
la storia, la cultura, il fato,
le meduse.
Credo sia invece una tara genetica,
questo cieco individualismo che tutto regola,
altro che sapiens sei una bietola.
Non c’e’ piu’ tempo per ragionare,
non c’e’ piu’ tempo per cambiare,
non rimarra’ traccia delle nostre ossa
ma solo la ferraglia tecnologica
e ci invieremo degli sms
quando l’ondata di calore delle esplosioni nucleari ci avvolgera’.
Collassano sotto il peso dell’indifferenza le societa’ moderne e cresce la diffidenza, l’egoismo, l’intolleranza, l’arroganza e non serve cantare dai balconi.
Siamo condizionati da un’ informazione martellante e anche falsa,
altro che liberta’.
E allora balla,
al ritmo della terra che trema,
balla,
schivando le fiamme dal cielo,
balla
e respira l’aria inquinata e bevi l’acqua imputridita.
Balla,
nei tuoi sountuosi palazzi,
balla,
nei suv e nelle ville al mare,
balla,
attorno alle tende nei campi profughi,
ignorando la realta’.
Pentitevi e’ arivata la fine del mondo!
Pentitevi e’ arivata la fine del mondo!
Pentitevi e’ arivata la fine del mondo!
Pentitevi e’ arivata la fine del mondo!
Pentitevi e’ arivata la fine del mondo!
Pentitevi e’ arivata la fine del mondo!
Key words: la fine del mondo, the end of the world, la fin du monde, pandemia, climate change, cambiamento climatico, uomo, ruolo, ambiente, natura, environment, nature, human being.
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