CRONACA (Roma). Sarà un altro 25 Aprile di polemiche e divisioni a Roma, con la festa della Liberazione dal nazifascismo che ormai sembra impossibile celebrare in modo unitario. L'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) tornerà a sfilare dal Colosseo a Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza, ma anche quest'anno saranno assenti la Brigata Ebraica e l'Associazione nazionale ex deportati nei campi di sterminio (Aned). Per protesta - hanno spiegato - contro la presenza nel corteo di centri sociali e associazioni filo-palestinesi, considerate anti-israeliane se non antisemite. "Via Tasso è simbolo per eccellenza del sacrificio e della Reasistenza e della lotta al nazifascismo. Da qui riparte un cammino affinchè possa ricostruirsi un senso civico. Il 25 aprile è una data di tutti: non accettiamo altri cortei, e neppure slogan che con questa data non c'entrano e cher non hanno più diritto di cittadinanza". Lo ha detto Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica romana. Lo scorso anno il corteo ufficiale venne annullato, mentre la Brigata ebraica - che ricorda gli ebrei inquadrati con gli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale - partecipò con l'Aned a una celebrazione in piazza del Campidoglio. Nel 2014 filo palestinesi e giovani della Comunità ebraica vennero alle mani. Alla manifestazione del Museo della Liberazione in via Tasso sono intervenuti per un omaggio il commissario Paolo Tronca, il candidato sindaco Guido Bertolaso e l'ex Presidente dell Repubblica Giorgio Napolitano. (Alessandro Filippelli/alaNEWS)
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