Roma, (askanews) - A Roma non è difficile imbattersi in tesori nascosti sottoterra. Ma l'ultimo, è davvero un tesoro di grandissimo valore. Ecco lo spettacolo emerso scavando a circa 9 metri di profondità sotto l'attuale livello stradale durante i lavori di costruzione della nuova fermata della tratta T3 della Linea C della metropolitana, Amba Aradam. Oltre trenta vani lungo un corridoio, decorati con affreschi parietali e pavimenti a mosaico.
Si tratta di una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi anni a Roma: sono i resti di una antica caserma romana della prima metà del II secolo d.C. Rossella Rea responsabile scientifica dello scavo archeologico:
"Si tratta di una caserma militare, ne abbiamo altre 4 in zona, questo costituisce il vertice di un triangolo ai cui lati, est e ovest ci sono altre 4 caserme, una è esattamente sotto la Basilica di S.Giovanni in Laterano".
Ai lati di un corridoio, lungo oltre 100 metri, sono venuti alla luce 39 ambienti:
"Sono stanze piccole, 4 metri x 4, di 16 metri quadri, che probabilmente contenevano almeno sei persone; alcune sono decorate, rivestite con intonaci dipinti e pavimenti a mosaico con piccole tessere a disegni geometrici".
Il ritrovamento eccezionale mette però in allarme. Il Codacons denuncia che oltre ai ritardi che ci sono già stati, con questa scoperta si rischia di non veder mai terminata la Linea C. Ma Andrea Sciotti, responsabile del procedimento della Linea C per Roma Metropolitane, assicura: "Stiamo gestendo questo ritrovamento in sinergia con la Sovrintendenza, stiamo cercando una soluzione che consenta di non fermare i lavori di realizzazione della stazione, ma anche di valorizzare questo complesso. Stiamo studiando una soluzione che prevede il ricollocamento di questi reparti nella stazione in una zona fruibile al pubblico, riposizionandoli alla stessa quota e nella stesa posizione in cui li abbiamo ritrovati".
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