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Cosa fare quando ti arrestano?
Ne parliamo qui "Sul banco degli imputati".

Ben trovati, sono Francesco D’Andria e sono un avvocato penalista.
Cosa fare quando ti arrestano e ti traducono in carcere? Cosa fare per essere scarcerato?
Ne parliamo attraverso la vicenda del noto cantante Marco Carta.

Rinascente di Milano, ore 20.00. E’ il giorno del Black Friday. Un addetto alla sicurezza della Rinascente, nota l'ex vincitore di Sanremo aggirarsi con aria sospetta tra gli stand dell'alta moda in compagnia di una sua amica, una signora di cinquant’anni. Dopo aver monitorato gli spostamenti della coppia attraverso le videocamere di sorveglianza, i due vengono fermati all’uscita.
Nella borsa della donna vengono rinvenuti sei magliette della marca Neil Barrett (per un valore complessivo di 1.200 euro).
I due vengono arrestati e il giorno dopo portati davanti al Giudice per l’udienza di convalida.

Devi sapere che dopo un arresto, in questo caso in flagranza di reato, nell’udienza di convalida si discute se l’arresto degli organi di polizia è avvenuto in modo legale e, in secondo luogo, se devi essere scarcerato.

In questo caso, la strategia difensiva risiedeva nel fatto che non vi era nessun elemento da cui potesse provarsi che il cantante avesse compiuto l’azione furtiva. Insomma, non ha messo nella borsa nessuna maglietta. Inoltre, che non vi è nessuna ragione per tenere in carcere il cantante prima del processo.

Ma veniamo a noi,...Quale deve essere la tua strategia difensiva per mandarti a casa dopo un arresto in flagranza di reato?
Bene, mettiamo che, nella medesima situazione, tu fossi Carta e fossi accusato per furto, allora occorrerà dimostrare al Giudice che le indagini non hanno dimostrato nessuna azione furtiva da parte tua.
In altre parole, punto uno: l’addetto alla sicurezza non ha riferito di averti visto trafugare le magliette e togliere le placchette antitaccheggio.
Punto due: le magliette sono state rinvenute nella borsa della tua amica e non nella tua.
Ecco che al momento del blocco da parte degli addetti alla sicurezza non vi era nessun elemento concreto che potesse far desumere un tuo coinvolgimento e quindi legittimare l’arresto.
Il tuo difensore dovrà chiedere che l’arresto non sia convalidato.

Ma non finisce qui.

Il tuo Difensore dovrà altresì chiedere che non sia applicata nessuna misura cautelare in carcere in quanto non vi sono gravi indizi di colpevolezza né tantomeno esigenze cautelari, ossia possibilità di: reiterazione del reato, pericolo di fuga, o inquinamento probatorio.

Di conseguenza, bisogna chiedere al Giudice di rimetterti in libertà. Occorrerà quindi un Difensore che sappia muoversi nell’udienza di convalida, che sappia:
- leggere in maniera veloce e precisa le carte;
- porre in essere le giuste contestazioni in maniera immediata;
- essere persuasivo nei confronti del Giudice che non vi è motivo che tu debba restare in carcere.

Per la cronaca, il GIP dichiarò illegittimo l’arresto e nel processo Carta fu assolto dalle contestazioni.

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