Roma, (askanews) - Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata eletta presidente del Senato con 240 voti. L'esponente di Forza Italia è la prima donna a sedere sullo scranno più alto di Palazzo Madama. Incarico che, in assenza del capo dello Stato, le consegnerà anche un altro primato: sarà la prima donna a ricoprire le funzioni di presidente della Repubblica supplente.
Altri voti sono andati a Valeria Fedeli (54 voti), Calderoli (3), Roberta Pinotti (2), uno Maurizio Gasparri, uno Luigi Zanda, 14 schede bianche e una nulla.
Settantuno anni, veneta, nata a Rovigo il 12 agosto del 1946, Casellati è iscritta all'ordine degli avvocati di Padova, laureata in Giurisprudenza e diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense, fin dalla sua fondazione ha aderito al partito di Silvio Berlusconi e, nelle file di Forza Italia, ha esordito in Senato nel 1994. Dove, tranne che nel 1996, è sempre stata rieletta: nel 2001, 2006, 2008, 2013 e da ultimo il 4 marzo scorso. E' stata anche componente del Consiglio superiore della magistratura dal 2014 al 2018, eletta tra i laici su indicazione di Fi.
Sottosegretaria alla Salute nei governi guidati da Berlusconi dal 2004 al 2006, Casellati è poi stata sottosegretaria alla Giustizia. E proprio in questo incarico finì nelle polemiche per avere piazzato la figlia Ludovica a capo della segreteria del ministero. Intanto sui social network inizia a girare un'intervista del 2016, quando era componente del Csm, in cui Casellati - eletta con i voti dei cinque stelle e del centrodestra - si diceva contraria alle unioni civili.
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