Nella stessa serata Report su RaiTre parla del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica e di come viene utilizzato l'8x1000. Speciale Tg1 decide, invece, di parlare di don Luigi di Liegro il prete che fondò la Caritas diocesana romana. Sarà un caso? Don Luigi Di Liegro (Gaeta, 16 ottobre 1928 -- Milano, 12 ottobre 1997) è stato un presbitero italiano. Fondò la Caritas Diocesana di Roma e ne fu direttore dal 1980, oltre che Delegato Regionale Caritas per il Lazio. A Di Liegro si devono i primi incontri tra associazioni con finalità simili tra cui l'Associazione Capodarco, l'esercito della salvezza, Comunità di Sant'Egidio, Suore della carità di Madre Teresa di Calcutta e l'idea di creare una rete per combattere insieme l'emergenza sociale. Il suo pensiero era quello di ricostruire il tessuto sociale ed analizzarlo "per capire dove aveva fallito" e cercare di operare lì. Bisogna aiutare una persona prima che diventi "senzatetto"; dopo è già un fallimento per la comunità; significa che si è rotta la rete di solidarietà, ed è lì che deve subentrare la carità. Una persona non diventa senzatetto così per caso, ci sono delle cause psico-sociali e ambientali, ed è lì che bisogna operare. Spesso questo suo modo di operare si scontrava con i metodi tecnici ed aridi delle teorie psico-sociali il cui primo atteggiamento riteneva essere quello di "allontanare il disadattato dall'ambiente e metterlo in mano alle strutture pubbliche": il "danno enorme", secondo la sua opinione, era proprio questo (soprattutto nel periodo della legge 180 che chiudeva i manicomi): le strutture sociali non c'erano e quelle che c'erano non erano pronte per assorbire la tipologia d'utenza. In studio Alberto Melloni (fondazione scienze religiose) parla del reportage che lui stesso ha diretto per Speciale Tg1 e Andrea Riccardi (fondatore comunità Sant'Egidio) che racconta l'amicizia e il progetto di comunità con Di Liegro. Nonostante Di Liegro fosse contrario all'apertura di mense, perché ogni mensa sociale che si apriva, diceva, significa una sconfitta della società benestante e capitalista, riuscì a coinvolgere il comune di Roma a prendersi carico del fenomeno del barbonismo, creando anche dei servizi sociali di pronto intervento come lo SPIS notturno o i centri di ascolto diurni. Sotto la sua direzione nacque la Caritas diocesana di Roma e furono realizzate diverse strutture per far fronte al disagio sociale, tra cui: ostello alla Stazione Termini per i senza fissa dimora - Fidene, casa famiglia per gli homeless - Centro di ascolto - Casa Ponte Casilino - Mensa a Colle Oppio (intitolata a Giovanni Paolo II) - mensa a Via Marsala (Stazione Termini Roma), l'"Ostello don Luigi Di Liegro" - mensa ad Ostia (Roma) - mensa a Prima Valle (Roma) - servizio legale - scuole di italiano per stranieri. Occorre ricordare che don Luigi di Liegro è stato uno dei primi preti ad interessarsi del problema dell'AIDS in Italia, in aperto contrasto con i vertici del Vaticano che, almeno all'inizio, definivano questa malattia come volontà divina nei confronti dei costumi troppo libertini della nostra società.
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