63 casi in provincia di Bari, appena uno in meno a Foggia, 48 in provincia di Lecce e 41 nel Brindisino. Seguono la BAT con 22 e poi Taranto, provincia con il primo caso pugliese di paziente positivo al Coronavirus, con 12 casi.
In termini percentuali Brindisi e poi Foggia sono le province più colpite. Seguono Lecce, Barletta-Andria-Trani e Bari. Taranto fanalino di coda. La Puglia rappresenta il 6,2% dei casi positivi al Covid-19 in Italia.
Dai dati raccolti, ad essere maggiormente colpiti sono gli uomini, e la fascia media d’età è di 59 anni. Attualmente in Puglia sono stati registrati 18 decessi e, ad oggi, ci sono 34 persone in terapia intensiva. Diffuso anche il dato dei positivi di ieri, 15 marzo, in provincia di Foggia: si tratta di 12 persone. Per motivi tecnici il dato non era stato fornito dalla Regione.
Questo il bilancio, al 15 marzo 2020, dell’emergenza sanitaria nelle sei province pugliesi, reso noto questa mattina dal presidente Michele Emiliano nel corso della presentazione – insieme al direttore del dipartimento Politiche per la Salute Vito Montanaro e al responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche Pier Luigi Lopalco – del Piano Ospedaliero Coronavirus della Regione Puglia.
Nel frattempo sono state sospese tutte le attività non urgenti: “Questo naturalmente provoca alcuni disagi alla popolazione ma era fondamentale sia per tenere preservato il personale da possibilità di contagio sia per evitare che i pazienti potessero contagiarsi in sala di attesa. In ospedale si entra solo con il 118” ha ribadito Emiliano.
La novità è rappresentata dagli ospedali di San Nicandro Garganico (20 posti), Torremaggiore (12 posti) Vico del Gargano (12 posti) e Vieste (10 posti), che saranno riconvertiti e ridestinati ad acuti nella fase di guarigione (post-terapia intensiva).
E’ stato inoltre ipotizzato il piano ospedaliero per contrastare il picco anticontagio tenendo presente che gli ospedali coinvolti nella Rete Covid-19 sono: AOU Consorziale Policlinico di Bari, AOU Ospedali Riuniti di Foggia, l’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, il SS Annunziata di Taranto/ospedale Moscati, il Vito Fazzi di Lecce e l’ospedale Vittorio Emanuele di Bisceglie. E ancora, ospedale generale Miulli di Acquaviva delle Fonti, il CdC Medical Villa Lucia di Conversano e il CdC Anthea Hospital di Bari. Trentadue, rispetto ai 27 previsti dal DM 70, le unità operative di Terapia Intensiva
La dotazione necessaria in caso di scenario a 202 posti letto aggiuntivi di cui 68 già dotati delle apparecchiature necessarie comprende 225 ventilatori polmonari, 225 monitor per rilevazioen parametri vitali, 25 centrali di monitoraggio, 890 pompe per infusione per farmaci, 210 pompe per nutrizione enterale, 210 sistemi di aspirazione, 225 umidifcatori.
184 posti letto per la Terapia intensiva di cui 144 attivabili. 72 degli enti ecclesiastici di cui 58 attivabili, 50 da attivare per le case di cura, per un totale di 306, di cui 54 attivati per il Covid-19 e 252 attivabili. Per il reparto di Pneumologia pronti 527 posti letto di cui 124 già pronti, per il reparto di Malattie Infettive previsti 382 posti letto di cui 251 attivabili.
ManfredoniaNews.it 16 marzo 2020
Ещё видео!