#ASLTarantopresenta il contributo della dottoressa Stefania Di Latte, psicologa del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, che ci parla della depressione post partum.
▶️ Il 70/80% delle neomamme sperimenta il “baby blues”, ovvero una certa instabilità emotiva nei giorni successivi al parto. Caratterizzato da umore instabile, ansia, difficoltà di concentrazione, difficoltà del sonno, pianto improvviso e immotivato, è uno stato di lieve entità e circoscritto nel tempo. Non è uno stato patologico, normalmente questa situazione di disagio tende a regredire spontaneamente.
▶️ Il 10-15% delle neomamme, invece, va incontro a un vero e proprio stato depressivo, che non regredisce spontaneamente come nel caso del “baby blues”, ed è caratterizzato da sintomi ben più intensi e caratteristici.
🛑 La depressione post partum, se non riconosciuta e trattata, interferisce con le abilità della donna di instaurare un interscambio di comportamenti e di emozioni con il suo bambino e con l’attaccamento, capaci di prevenire le conseguenze negative a lungo termine sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino.
▶️ La dottoressa Di Latte ci spiega in cosa consiste la depressione post partum, quali sono i sintomi e le azioni da intraprendere per riconoscerla e affrontarla.
▶️ È fondamentale rivolgersi a un medico di fiducia e a uno specialista della salute mentale per ricevere una diagnosi corretta e un trattamento adeguato. La diagnosi non è un’etichetta identificativa.
Nei centri di salute mentale, team multidisciplinari composti da medici, psicologi, infermieri, educatori e altre figure professionali si occupano della presa in carico della donna e ne definiscono l’approccio più corretto: l’accesso è sempre gratuito, basta prendere un appuntamento.
▶️ Il video rientra nei contributi online promossi dall'Ospedale Santissima Annunziata, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre) in collaborazione con Onda - Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere
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