Gli SGLT2 inibitori hanno giocato un ruolo centrale nella gestione dello scompenso cardiaco e delle sindromi cardiorenometaboliche. Fin dalle linee guida del 2021, sono stati riconosciuti come uno dei quattro pilastri fondamentali per il trattamento dei pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta. L’aggiornamento del 2023 ha esteso la raccomandazione, includendo anche i pazienti con frazione di eiezione lievemente ridotta o preservata. Inoltre, studi recenti su pazienti con malattia renale cronica hanno dimostrato l’efficacia di questa classe di farmaci, consolidandone l’importanza nelle linee guida aggiornate. L’obiettivo futuro è migliorare l’accesso a questi trattamenti, ampliando la prescrivibilità sia a specialisti che a medici di base.
Il Dott. Luciano Babuin è Direttore dell'unità operativa complessa di Cardiologia presso l'Ospedale di Piove di Sacco (PD)
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