Operazione sicilian's job. Banda di rapinatori in azione in provincia di Palermo. 10 le misure cautelari eseguite dai carabinieri.
Palermo 22 luglio 2011. L'attività investigativa, durata 6 mesi, ha permesso di,acquisire concreti elementi su una banda di rapinatori che imperversava lungo il litorale orientale della Provincia di Palermo, in special modo tra i grossi Comuni di Termini Imerese e Bagheria.
PREMESSA
Il 22 luglio, in Termini Imerese e Bagheria (PA), i Carabinieri delle rispettive Compagnie coordinati dal Gruppo Carabinieri di Monreale, a conclusione di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, hanno eseguito 10 misure cautelari in carcere di cui 4 agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti per rapina a mano armata, furto aggravato e riciclaggio di autovettura provento di furto (elenco in allegato) emesse dall'Ufficio GIP del Tribunale di Termini Imerese.
L'attività investigativa, durata 6 mesi, ha permesso di:
acquisire concreti elementi su una banda di rapinatori che imperversava lungo il litorale orientale della Provincia di Palermo, in special modo tra i grossi Comuni di Termini Imerese e Bagheria;
limitare fortemente la commissione di furti in abitazione e nelle ville che, soprattutto nel periodo invernale, sono in gran parte disabitate, aumentando il livello di percezione della sicurezza da parte dei cittadini;
porre fine alla recrudescenza delle rapine a mano armata che avevano creato un forte allarme sociale tra la popolazione e tra i commercianti.
GENESI DELL'INDAGINE
L'attività d'indagine scaturisce a seguito della commissione, in data 02.02.2011, di una rapina in danno del distributore di carburanti "ESSO" ubicato a Trabia, in contrada Madonna. In questo caso quattro persone travisate, più una quinta che fungeva da autista, e con l'uso di armi da taglio, minacciavano il gestore dell'esercizio commerciale. Da quel momento gli eventi delittuosi simili, come efferatezza ed organizzazione, si sono ripetuti sempre più di frequente, dapprima in danno di una rivendita di tabacchi di Santa Flavia (PA), poi in danno di un altro distributore di carburanti ("Q8" di Trabia) ed infine il 27.04.2011 in danno dell'Agenzia della Banca Unicredit di Campofelice di Roccella. Prima di questo colpo il drappello aveva subito una battuta d'arresto, quando il 02.04.2011 i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Termini Imerese avevano arrestato in fragranza 3 degli odierni indagati per il reato di rapina in danno di un distributore di carburante sito a Trabia. In tale contesto gli investigatori accertavano anche che l'autovettura utilizzata per compiere il reato, risultava essere oggetto di furto, perpetrato da uno dei componenti della batteria che aveva anche sostituito le targhe e il numero di telaio della medesima autovettura. Nello stesso periodo, il gruppo criminale ha rubato un'autovettura e ha perpetrato una serie di furti in abitazione e ville rurali, site in Termini Imerese e Cerda, riuscendo ad asportare prevalentemente attrezzi agricoli, rubinetteria in rame e utensileria varia (martelli pneumatici, smerigliatrici, avvitatori a batteria, trapani elettrici, motoseghe e scanalatrici).
MODUS OPERANDI
Dall'analisi complessiva degli elementi raccolti sulla scena di ogni singolo evento criminoso, gli investigatori sono stati in grado di delineare l'esistenza, e quindi l'appartenenza dei predetti soggetti, ad una sorta di batteria che, composta di volta in volta da elementi diversi e con modalità d'azione estemporanee, anche se grossomodo ripetute, ha dimostrato una attitudine ed una volontà spiccata a commettere azioni criminose. Gli odierni arrestati avevano creato una frangia criminale ben affiatata, dal carattere violento e privo di remore, votata alla sistematica commissione di rapine e furti in forza di un proprio credo ispirato ad una criminalità dal mero carattere predatorio. Il modus operandi adottato e quindi la loro tipicità d'azione, consisteva nel compiere dapprima dei sopralluoghi e successivamente interventi esecutivi, costituiti in gruppi di persone, sempre diversamente composti, ma pur sempre organizzati, quantomeno nella suddivisione spicciola e casuale dei compiti.
Nell'ambito di questo drappello criminale, caratterizzato dai vincoli familiari e dell'assidua frequentazione tra gli appartenenti, alcuni soggetti avevano la funzione di organizzare di volta in volta il "colpo" studiando le vittime, i luoghi mediante dei veri e propri sopralluoghi e le modalità di intervento. Mentre alcuni soggetti erano dediti fondamentalmente a commettere le rapine, altri si occupavano dei furti.
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