(c) [ Ссылка ] Immagini di Davide Billa.
Oggi, nel Duomo di Messina, si sono tenuti i funerali di 21 vittime dellalluvione (mentre i morti fino ad oggi accertati sono 28), tra cui Simone Neri, medaglia doro al valore per avere salvato otto persone prima di perdere la vita, portata a spalle dai commossi militari della Marina.
La celebrazione liturgica è stata presieduta dallarcivescovo Calogero La Piana, che nellomelia ha citato il Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato, detto da Gesù Cristo in Croce, aggiungendo che è il grido di questa nostra comunità, profondamente scossa dallalluvione, della popolazione dellAbruzzo colpita dal terremoto, degli uomini provati in ogni angolo della Terra da devastanti inondazioni ed altre calamità naturali. È un grido che scaturisce da dolore e disperazione. Ma è confortante sapere che anche il figlio di Dio nel momento più tragico della sua esistenza terrena ha chiesto al padre il perché di tanto dolore ed ingiustizia. Ma egli ha poi aggiunto la frase nelle tue mani consegno il mio spirito, che è il grido speranza e fiducia nel riconoscersi figlio prediletto dal Padre. E questo deve essere anche il grido di coloro che, pur nel dolore e nellabbandono, devono trovare la forza ed il coraggio di abbandonarsi nelle mani di Dio.
Ai Funerali di Stato ha partecipato coinvolta tutta la città di Messina, alla presenza del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, del presidente del Senato Renato Schifani in rappresentanza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, dei ministri della Giustizia Angelino Alfano e dellAmbiente Stefania Prestigiacomo, dal capo della protezione civile Guido Bertolaso, del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, del capogruppo al Senato del Pd Anna Finocchiaro.
Presente anche padre Martin Epure della chiesa di rito ortodosso per la benedizione della salma di una donna romena, Monica Balascuta
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