LA RAGAZZA DI VIA MILLELIRE (1980) - Film lungometraggio su una tredicenne e i nuovi giovani delle periferie metropolitane - realizzato in collaborazione col COMUNE DI TORINO - Distribuzione televisiva SACIS (Germania, Svezia, Iugoslavia) - Distribuzione cinematografica DIFILM - Durata H 2,07'
Presentazione di Tullio Kezich
Regia: Gianni Serra
Attori: Oria Conforti, Maria Monti
Soggetto: Tiziana Aristarco e Gianni Serra
Sceneggiatura: Tomaso Sherman e Gianni Serra
Musica: Luis Bacalov
Fotografia C: Darlo Di Palma
Il film è stato presentato in CONCORSO AL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO DI VENEZIA '80
GRAN PREMIO DELLA GIURIA e GRAN PREMIO DEL PUBBLlCO al festival internazionale "JEUNE CINEMA" di HYERES 1981 (Francia)
Invitato ai FESTIVAL D'ORLEANS, di VILLERUPT, di BELGRADO, eccetera
Nell'autunno-inverno 1981 è stato per tre mesi in testa agli incassi nel Nord-Italia
Torino, zona Mirafiori Sud. Elisabetta Pellegrino, detta Betty, è una ragazzina di tredici anni: un caso difficile per i servizi sociali: non porta soldi a casa, non rende, si rifiuta cioè di prostituirsi. Viene di conseguenza respinta dalla famiglia ed è costretta ad iniziare un lungo viaggio attraverso il sottobosco sociale e le istituzioni della città - tra prostituzione, eroina, violenza - in un'interminabile fuga.
A lei cerca di badare Verdiana, una delle responsabili di un Centro d'incontro del quartiere, che tenta ripetutamente, e invano, di inserirla in una struttura d'accoglienza. Betty però scappa ogni volta, ritornando alle sue frequentazioni: un mondo di ragazzi allo sbando, ladruncoli, aspiranti spacciatori e delinquenti in erba che vogliono spingerla a prostituirsi. Ma Betty, nella sua vitalità travolgente e spesso masochistica, mantiene una purezza di base, l'istintiva coscienza di quel che si deve rifiutare, la ricerca inespressa del riscatto, una mai offuscata lucidità di giudizio.
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