L’omicidio di Paolo Salvaggio riporta i riflettori su Buccinasco, un’esecuzione di ‘ndrangheta che riaccende l’attenzione sulla presenza endemica della criminalità organizzata, non solo a Buccinasco, non solo nel Sud Milano, ma più in generale in Lombardia. Il personaggio era talmente noto alle cronache che Roberto Maroni nel 1992 gli dedicò addirittura una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro della Giustizia per chiedere i motivi per cui, dopo diversi reati, Salvaggio non rimanesse in carcere.
Il Sindaco di Buccinasco Rino Pruiti ha commentato: “Da anni denunciamo la presenza sul nostro territorio di pregiudicati e famiglie legate alla criminalità organizzata e gridiamo la necessità di tenere sempre alta l’attenzione. A Buccinasco si sta consumando una nuova guerra di mafia, un cambio di potere ed evidentemente era necessario mandare un messaggio ben chiaro e alla luce del sole.
Idea condivisa anche dal consigliere regionale M5S Gregorio Mammì che aggiunge: “Le istituzioni hanno l'obbligo a non lasciare soli i sindaci e gli amministratori locali il cui lavoro è argine fondamentale nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata. Il fronte della battaglia per la legalità".
"Ci lascia senza parole e ci indigna quanto avvenuto questa mattina a Buccinasco: un agguato in stile mafioso in pieno giorno alle porte di Milano. Al sindaco Pruiti e all'amministrazione tutta, vanno la nostra solidarietà e vicinanza. E l'impegno a proseguire, insieme e con forza, la battaglia per il contrasto alla mafie, per le quali non c'è e non ci potrà mai essere spazio. Auspichiamo che si faccia al più presto luce su quanto accaduto" - commenta la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani.
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