The Livia’s triclinium, a painted garden at Palazzo Massimo in Rome Il Giardino di Livia a Prima Porta
The room was discovered at the Villa of Livia ad gallinas albas (by the white hen) in the area now known as Prima Porta on 30th April of 1863, just ten days after the celebrated statue of Augustus had also been found close by. The existence and location of the villa is well-documented, amongst others by Pliny and Cassius Dio. They tell us that its name came from a white hen which fell, alive, from the clutches of an eagle into Livia’s lap. The hen, it is said, held a branch of laurel in its beak which was planted and grew with such vigour that it would provide the wreaths for the triumphs of generations to come.
The report of the Pontifical Ministry of Public Works (Rome was still, just, under papal control) recorded that a room
“with painted walls in good condition representing fruit trees and flowers with various birds. The ceiling had entirely collapsed and the stucco decoration which once decorated the vault was found among the rubble which filled the room.”
Such was the state of disrepair of the site that in 1951 the drastic decision was taken to detach the frescoes, and in 1998 they found their way to their present collocation in a room built to the dimensions of the original.
Painted c. 30-20 BC, Livia’s triclinium (dining rooms were so called for the couches arranged in groups of three) was partially underground, a common setting for rooms which were to be used in the scorching summer months. Instead of looking out onto the real gardens of the villa, a garden of the imagination was painted on its walls, just beyond a painted perimeter wall.
The scene is a natural impossibility: fruiting pomegranates and quinces jostle with flowering irises and camomile; palms, pines, and oaks flourish while partridges, doves, and goldfinches feast on their fruit and rest on their branches. Only one bird does not fly free, enclosed in a gilded cage resting on the low wall.
The scene is one of timeless and exotic fecundity; each species frozen in its own moment of glory. We are, the painting tells us, ensconced in the perpetual spring of the glorious reign of Augustus.
Jan 8, 2014, National Roman Museum, Palazzo Massimo alle Terme, Rome |
[ Ссылка ]
La villa di Livia, nota anche come villa di Prima Porta è un sito archeologico dell’area metropolitana di Roma, appartenente a Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto.
La villa è citata nei testi di Plinio, Svetonio e Cassio Dione. I primi scavi del sito risalgono al 1863-1864, quando venne scoperta la celebre statua di Augusto di Prima Porta, tra le più belle dell’antichità, oggi conservata ai Musei Vaticani unitamente ad alcuni ambienti, come il famoso ninfeo sotterraneo, con affreschi di un arioso giardino raffigurato nei minimi particolari e con grande varietà di specie vegetali a grandezza naturale e senza interruzioni.
La grande sala misura 5,90 x 11,70 metri e fu realizzata in onore di Livia Drusilla, terza moglie di Augusto. Non è noto l’uso antico della sala, alla quale si accede da una scalinata in discesa e nella quale non vi sono finestre: forse esisteva però un lucernario nella volta a botte. Qui si trovava, probabilmente, un ambiente fresco dove ripararsi durante la calura estiva; alcune stalattiti geometriche che coronano la parte alta della parete favorivano l’idea di trovarsi in una grotta. Il giardino è graficamente organizzato con un occhio particolarmente attento alla simmetria, di suggestioni ariose date dagli elementi che danno l’idea del movimento: gli uccelli in volo e i rami che si piegano accompagnando il vento.
Durante la seconda guerra mondiale, nel 1944, un ordigno danneggiò la sala sotterranea, che tra l’altro veniva usata anche dai militari come rifugio. Nel dopoguerra si decise di staccare le preziose pitture (1951), che vennero trasferite nel Museo Nazionale Romano dove si trovano tutt’oggi. Nel 1973 la villa venne espropriata ai privati proprietari: ciò permise la creazione di un parco pubblico legato al sito, e nel 1982 si è iniziato il restauro delle strutture superstiti del complesso.
[ Ссылка ]
foto e filmato di
Luigi Manfredi
4 Settembre 2022
Ещё видео!