Il Raku è un' antica tecnica Giapponese di cottura della ceramica, risalente sembra, al XVI secolo d.c.
La cottura dei pezzi in ceramica essiccati e decorati avviene all'interno di forni appositi.
Ultimata questa, i pezzi vengono estratti dal forno ancora roventi e messi all' interno di contenitori, assieme acarta e trucioli di legno. Al solo contatto la carta ed i trucioli si infiammano, dando agli smalti sfumature particolari ed iridescenti, tipiche della ceramica Raku. Durante questo passaggio, inoltre, la terra subisce uno shock termico che crea delle venature sulla superficie della ceramica. Subito dopo, i contenitori vengono chiusi, in modo che il fumo che si crea all interno, vada ad affumicare la terra, che diventa nera, rendendo ancora piu' visibili le venature nello smalto.
Dopo l affumicatura, l oggetto ancora caldo,viene immerso nell acqua per la pulitura da eventuali impurità lasciate dalla carta e dai trucioli.
In questo meraviglioso gioco inscenato dagli elementi, quelli che usciranno saranno degli oggetti di ceramica con caratteristiche uniche ed inconfondibili, che solo questo insieme di passaggi appena descritti può conferire loro. Oggetti in parte neri, in parte lucenti e multisfaccettati, simili al vetro e all'ossidiana a tratti, a tratti metallici, sempre inconfondibili e che non possono lasciare indifferente chi li osserva.
In questo video vedremo l'artista Patrizia Floris di Posada (Nu) alle prese con tutti i momenti del Raku, dalla cottura iniziale fino al raffreddamento ed alla pulitura delle ceramiche finite. Buona visione.
- I diritti delle immagini sono di Patrizia Floris e L'ArteSardaOnline - permessa la condivisione specificando autore e fonte.
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