Limone del Garda, oltre ad essere famoso per il clima mite, è il punto più a nord in cui si coltivano i limoni. Questa amena località ospita alcune limonaie tra le più affascinanti del Garda. Queste strutture, dall’architettura caratteristica a gradoni e pilastri sono state per secoli cuore fondamentale dell’economia locale. In una di queste limonaie nacque San Daniele Comboni. La sua casa, si trova inserita nella Limonaia del Tesol, di cui i genitori furono i custodi. Ora qui vive una comunità di Missionari Comboniani, che è impegnata nell’accogliere quanti si recano qui per vivere momenti di spiritualità missionaria oltre che, ovviamente, far conoscere ai visitatori la figura di San Daniele Comboni.
La limonaia che qui possiamo ancora vedere poteva contenere circa cento piante di limoni e fu costruita a ridosso di alcune strutture agricole preesistenti tra cui la Casa Natale di San Daniele, nella seconda metà del XVIII secolo. Nei primi anni del 1800 secolo vennero a lavorare al Tesol due fratelli, Giuseppe e Luigi Comboni, originari di Bogliaco, paesino a sud di Limone. Dopo alcuni anni, Giuseppe si trasferì in paese e al Tesol rimase Luigi, che nel 1826 sposò Domenica Pace, nativa di Magasa. Ebbero otto figli, il quarto fu appunto san Daniele Comboni, unico figlio che sopravvisse essendo morti tutti gli altri in tenera età.
Nella casa natale è possibile visitare la cucina e la camera dei genitori; al piano superiore, non visitabile per motivi di sicurezza, vi sono un’altra da letto dove dormivano i figli e dei vani usati come granai e ripostigli. Al pianterreno si trova una cappella che è stata ricavata da una legnaia. Particolari il tabernacolo a forma di capanna africana, il grande crocefisso d’ulivo e la statua di san Giuseppe che regge la limonaia, in quanto patrono principale dell’Istituto, secondo la volontà di San Daniele stesso. Nella sacrestia adiacente alla cappella è conservata un’urna contenente i resti dei genitori.
Sopra le stanze della casa è stato allestito il “Museo delle curiosità”: vi sono esposti vari reperti raccolti nel corso degli anni dai Missionari in ogni angolo del mondo. Fra i vari oggetti in esposizione spiccano diverse specie di conchiglie, tra cui una del peso di 155 Kg, uno fra i molluschi più grandi del mondo, e una varietà di fossili di pesci, mammiferi, rettili e conchiglie. Sono raccolti inoltre piccoli animali marini, fossili, minerali (tra i quali una meteorite caduta in Cina nel 1516), dentature di cinque tipi differenti di squalo, insetti e crostacei rari nonché una pelle di pitone e di anaconda.
Possiamo infine ammirare il giardino che appare come un’oasi di Pace e di bellezza. Ai piedi della roccia, c’è una tettoia in legno, usata come cappellina per celebrare la messa o per momenti d’incontro. Di fianco a questa parte un sentiero che permette di salire lungo la parete, per giungere a dei punti panoramici bellissimi. Il sentiero è affiancato da un ruscello che forma varie cascatelle.
Negli ultimi anni del 1800 la limonaia venne acquistata da Eugenio Comboni, cugino di San Daniele. Dai suoi discendenti, i Missionari Comboniani l’acquistarono, per diventare custodi della Casa Natale del loro Santo fondatore.
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