A3 NEWS Venezia 09/12/2020 - VENEZIA - Dopo una giornata di acqua alta e le conseguenti polemiche, il Mose è tornato ad alzarsi. Ma il dibattito sulle sue modalità di attivazione rimane aperto. || Il Mose si è alzato nella notte. Dopo le 48 ore consecutive del fine settimana, Laguna e Mare Adriatico rimarranno divisi dalla barriera di dighe mobili per circa tre giorni sulla base di bollettini meteorologici che prevedono eventi mareografici eccezionali. Venezia è quindi tornata asciutta dopo una giornata in cui oltre alla marea sono cresciute anche le polemiche per quelle 78 paratoie lasciate abbassate per un errore di previsione. Da 125 cm si è arrivati a 138, abbastanza per provocare migliaia di euro di danni – dicono i commercianti di Piazza San Marco.Il capo del Provveditorato alle Opere Pubbliche del Nordest, Cinzia Zincone ha convocato una riunione "per apportare, se necessario, cambiamenti significativi alle procedure di attivazione del Mose". Secondo il prefetto Vittorio Zappalorto a 120 centimetri deve sempre scattare la fase di pre-allerta. Intanto però con le paratie alzate il Porto di Venezia – ha detto il presidente Pino Musolino – contava otto navi ferme in rada e nove in laguna in attesa di uscire. Nelle prossime ore un’altra decina di navi dovranno modificare i propri orari per evitare di rimanere ferme. - Intervistati MAURIZIO CROVATO (EX CONSIGLIERE COMUNALE) (Servizio di Filippo Fois) - Segui Antenna Tre anche sul digitale terrestre! Visita il sito www.antennatre.it
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