Acceso dibattito ieri sera nell'Aula Consiliare di Favara. A dire il vero i consiglieri dovevano affrontare dei temi che non avrebbero dovuto rubare molto tempo, ma per complicazioni la seduta si è prolungata per diverse ore. Prima di passare con la trattazione dei due punti all'ordine del giorno che riguardavano tre debiti fuori bilancio anno 2010, il Presidente del Consiglio Leonardo Pitruzzella ha comunicato all'intera assisse cittadina che il Piano regolatore generale è a rischio commissariamento se nel giro di poco tempo non vengono consegnati alla regione i documenti necessari. Dall'Amministrazione comunale sono arrivate rassicurazioni. Tutti i documenti, dicono, sono già da tempo al Genio Civile e che in settimana lo stesso dipartimento li restituirà. Finita questa discussione, si è passati al primo punto riguardante due debiti fuori bilancio con sentenza numero 1980, emanata dal tribunale di Agrigento, con effetto immediato, a favore di due dipendenti comunali, Maria Rosalia Mangione e Giuseppa Cuffaro. L'ordinanza impone al Comune di Favara di pagare ad un dipendente il TFR ed il suo riconteggio per l'altro con relative spese processuali. Va precisato che il Segretario, Gaetano Antinoro, viste le numerose richieste di chiarimento fatte dai Consiglieri, con a capo il consigliere Fallea, ha esposto in maniera più che chiara la situazione in cui si pone il Comune nei Confronti di una sentenza giudiziaria, informando i presenti che, in quella singolare condizione, il Consiglio può solo prendere visione della decisione del giudice e che non può, in alcun caso, mettere un veto. Si mette ai voti il punto passa con 18 si. Ad animare maggiormente il consiglio comunale l'altra sentenza emessa dal tribunale di Agrigento la numero 821 del 2010. La sentenza impone al Comune di togliere tutte le opere pubbliche eseguite su un terreno di proprietà della Signora Mariagrazia Barbera e che, secondo la sentenza, dovranno essere rimossi. Per il Consigliere Francesco Salemi, la paratia a cui fa riferimento la sentenza si trova in Viale Che Guevara. Un'opera importante costata milioni di euro e che serve a sostenere il terreno e le case sovrastanti. Naturalmente questa notizia ha causato il caos tra i consiglieri, Tanto che si è sospesa la seduta consiliare e convocato d'urgenza il Dirigente dell'Ufficio Tecnico Avenia per avere chiarimenti in merito. Avenia ha assicurato che la sentenza del tribunale di Agrigento pecca di un errore. La zona di proprietà della Barbera infatti, si trova in un'altra zona e non su quella scritta nella sentenza. Dopo le precisazioni il punto è stato votato. Sentenza che probabilmente non verrà mai messa in atto in quanto presenta un vizio di forma. Per la cronaca presenti in consiglio, oltre che l'amministrazione con in testa il sindaco, anche il nuovo Segretario Comunale Pietro Amorosia che ha portato i saluti all'intera assise. Esauriti i punti all'ordine del giorno la seduta sarà rinviata a nuova convocazione.
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