Budapest (askanews) - Una lunga marcia verso la speranza. Decisi a proseguire il loro viaggio verso la Germania, oltre un migliaio di migranti non hanno esitato a sfidare i divieti ungheresi e si sono messi in marcia dalla stazione di Keleti di Budapest con l'intenzione di raggiungere a piedi l'Austria. Questi disperati fanno parte del gruppo di circa duemila persone bloccate nella cosiddetta "zona di transito" dal divieto delle autorità di salire a bordo dei treni per l'Austria e la Germania poiché sprovvisti di visti. La polizia ha guardato i migranti camminare in silenzio per le vie della capitale ungherese ma non è intervenuta.
"Se Dio vorrà oggi o fra tre giorni ce ne andremo. Siamo disposti ad aspettare, ma non vogliamo restare qui, non c'è nulla per noi qui" racconta Nazir.
Dopo due giorni di altissima tensione la situazione con il passare delle ore diventa sempre più difficile da controllare per le autorità magiare.
Il Parlamento ungherese ha rafforzato la propria legislazione anti-immigrazione, dopo l'afflusso senza precedenti di rifugiati: tra le misure approvate anche il reato di clandestinità, passibile di tre anni di carcere.
I governi di Praga e Bratislava invece intendono creare un corridoio per i rifugiati che consenta loro di passare dall'Ungheria alla Germania attraverso la Slovacchia e la Repubblica ceca, in alternativa al passaggio attraverso l'Austria.
(immagini Afp)
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