Milano celebra per la prima volta il Giorno del Ricordo davanti al monumento per i martiri delle Foibe e per gli esuli giuliano-dalmati. L’opera è stata infatti inaugurata lo scorso 10 ottobre in Piazza della Repubblica. Alla base della stele in marmo, il sindaco Giuseppe Sala ha deposto una corona di fiori per le migliaia di vittime gettate nelle voragini carsiche dai partigiani jugoslavi tra il 1943 e il 1945 e per i 350mila esuli della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. “Fare memoria di questi orrori – ha affermato Sala - è un dovere civile e umano. Il negazionismo è un male che abbiamo il dovere di estirpare, sempre”. Accanto al sindaco, erano presenti il prefetto di Milano, Renato Saccone e l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato.
Una cerimonia breve, ma commossa, specialmente per l’autore del monumento, Piero Tarticchio, figlio di una vittima di quelle stragi.
Anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha voluto ricordare con un post su Facebook la tragedia delle Foibe e della deportazione senza ritorno degli esuli istriano-dalmati. Una tragedia cieca e sorda, senza distinzione d'età – scrive il governatore – per l’unica colpa di essere italiani. Oggi, per onorare la memoria delle vittime, le bandiere di Palazzo Marino e di tutti gli uffici pubblici saranno esposte a mezz’asta.
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