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Tania Scacchetti della segreteria dello SPI-CGIL ai microfoni di Radio MIR sull'impatto della proposta di manovra economica del governo meloni sulle pensioni e sulla previdenza
Peggioramento della legge Fornero, con ulteriore inasprimento delle condizioni per andare in pensione.
Peggioramento di opzione donna, rendendola praticamente inservibile alle donne.
Un irrigidimento dei meccanismi di uscita, che smentisce le promesse elettorali.
Nessuna ipotesi di pensioni di garanzia per le generazioni future per chi ha carriere discontinue.
Peggioramento delle pensioni dei dipendenti pubblici, con risparmio sul lungo periodo di 3 miliardi in 20 anni.
Si conferma che ogni governo, può peggiorare la condizione dei lavoratori e pensionati senza nessun confronto con le parti sociali.
Tante promesse sulle pensioni minime, ma in finanziaria si conferma il meccanismo di rivalutazione fortemente penalizzante del 2023. L'adeguamento delle pensioni avverrà per blocchi. le pensioni fino a 4 volte il minimo saranno rivalutata al 100% delle inflazione. Il resto, con pensioni sopra le 2700 euro lorde al mese, in maniera fortemente ridotta.
Nessun aumento della quattordicesima, come era stato proposto dai sindacati in maniera unitaria.
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Foto di Niek Verlaan da Pixabay
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