Il Complesso Monumentale dell'Annunziata nasce nel XIV secolo insieme all'annessa chiesa al fine di accogliere i bambini abbandonati che venivano introdotti dai genitori che non avevano le possibilità economiche all'interno di un tamburo di legno di forma cilindrica chiamata "Ruota degli Esposti".
I bambini venivano accuditi dalle suore che provvedevano a tutti i loro bisogni e alla loro istruzione.
In funzione probabilmente dal 1600 quando si iniziò a tenere un registro per gli accessi e fine al 27 giugno 1875.
Ai trovatelli che venivano di "Figli della Madonna" veniva attribuito il cognome di "Espositus" ovvero "esposto" alla ruota, da qui il cognome Esposito diffusissimo a Napoli.
Altra particolarità del Complesso dell'Annunziata è la Madonna con le scarpine che si consumano. La statua, che ha le fattezze di una bambola di porcellana, è vestita con un abito bianco impreziosito da fili dorati ed un manto azzurro. Con lunghi boccoli biondi. Calza delle scarpine dorate che miracolosamente si consumano. La leggenda vuole che ogni notte la Vergine vada a trovare i bambini dell'ospedale.
Il Complesso si trova nel quartiere Pendino
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