Oggi abbiamo a disposizione un nuovo peeling per la cura dell’acne lieve-moderata che affligge ben l’85% dei giovani tra i 14 e i 20 anni. E ‘stato testato con successo su oltre 3000 giovani da tre cliniche dermatologiche di Barcellona e, a differenza degli altri peeling chimici antiacne, non è aggressivo ed è ben tollerato da ogni tipo di pelle. Il suo punto di forza? Riunire in un pool quattro sostanze acide di origine naturale, che agiscono in sinergia potenziandosi l’una con l’altra.
Il nuovo peeling abbina l’acido mandelico, in uso da tanti anni ed estratto dalle mandorle, al lepargilato sodico (un retinoide derivato dalla vitamina A), all’acido shikimico del fiore Shikimi e all’acido salicilico estratto dal salice bianco. L’acido mandelico svolge una profonda azione antinfiammatoria, il lepargilato sodico esfolia l’epidermide e inibisce la produzione di sebo, l’acido shikimico ha un effetto antibatterico e l’acido salicilico libera i pori e i canali pilosebacei dall’eccesso di sebo, cancellando i comedoni (punti neri)», «Nuovo e molto interessante è l’uso dell’acido shikimico, chiamato così perché isolato per la prima volta nel fiore giapponese Shikimi (nome botanico: Illicium Anisatum), ma presente anche in funghi, alghe e piante esotiche. È un mediatore biochimico dalla potente azione antisettica, tale da meritare l’appellativo di antibiotico naturale».
Un nuovo peeling per la cura dell’ acne
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