Chi è il tutor dell'apprendimento e quali caratteristiche dovrebbe avere?
Scopriamolo in questo video!
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Il tutor DSA è innanzitutto una “figura-ponte” tra la famiglia e la scuola.
Supporta i genitori del bambino con diagnosi DSA nei colloqui con gli insegnanti.
Prende visione del Piano Didattico Personalizzato approvato dalla scuola, dove lo ritenga opportuno, può proporre modifiche e aggiustamenti.
Partecipa alla programmazione del percorso didattico al fine di favorire il buon rendimento scolastico e la piena comprensione dei bisogni del bambino da parte degli insegnanti.
Il tutor ha poi il compito di supportare l’apprendimento del bambino direttamente, con un supporto post-scolastico: in prima istanza osserva le modalità di apprendimento del bambino e il suo metodo di studio; prende nota delle difficoltà che emergono e sulla base di queste struttura un percorso coerente ai fini di un recupero-potenziamento delle abilità.
I primi incontri sono volti a stabilire una relazione di fiducia e di alleanza con il bambino, incoraggiando la motivazione allo svolgimento delle attività proposte nel programma.
Il Tutor DSA non è un insegnante di doposcuola, ma una figura qualificata per programmare l’acquisizione di competenze mediante un intervento strutturato sulle specifiche conoscenze dell’allievo, alla luce di un modello neuropsicologico e pedagogico che indirizzi l’intervento sul raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e autonomia.
Il tecnico cell’apprendimento deve tener conto non soltanto delle aree di debolezza e delle “lacune” del bambino con diagnosi DSA, ma soprattutto delle sue risorse e dei suoi punti di forza. Tale approccio alle risorse è indispensabile, innanzitutto, per rinforzare l’autostima e il senso di autoefficacia del bambino, minate dalla diagnosi di DSA, e in seguito per incoraggiare l’autonomia.
Quali sono gli obiettivi su cui lavora il tutor
Il principale obiettivo di un tutor dell’apprendimento è rendere il bambino gradualmente sempre più autonomo nello studio e nella gestione dei compiti scolastici. A tal fine il tutor trasmette strategie di apprendimento per facilitare l’assimilazione dei concetti, presenta e insegna al bambino l’utilizzo degli strumenti compensativi più idonei per lui, lo sostiene e lo accompagna nella scoperta delle proprie risorse.
Un altro obiettivo di un tecnico dell’apprendimento DSA è aumentare la consapevolezza del bambino in merito alle proprie strategie cognitive: infatti, non tutti i bambini apprendono allo stesso modo; chi ha una diagnosi di DSA ha necessità di un sostegno specifico al fine di poter raggiungere gli stessi obiettivi didattici dei suoi compagni, ma mediante strategie e strumenti differenti. Soltanto chi ha una piena conoscenza dei meccanismi dei DSA e una formazione specifica sarà in grado di fornire un supporto allo studio che non si riduca ad un mero doposcuola.
L’importanza di un sostegno specifico all’apprendimento
Un tutor DSA con formazione specifica è in grado di lavorare anche sulle strategie metacognitive dell’allievo, al fine di facilitare l’acquisizione di metodi di apprendimento alternativi, in grado di superare i gap dovuti al disturbo specifico dell’apprendimento.
Secondo Dawson e Guare (Executive skills in children and adolescent A pratical guide to assestment and intervention, 2010) il tutor dell’apprendimento avrebbe 3 funzioni nel corso del lavoro di svolgimento dei compiti.
Sostiene la riflessione, su come organizzarsi per portare a termine il compito assegnato.
Richiama ad esperienze precedenti.
Propone l’uso di strumenti per l’organizzazione e la pianificazione del lavoro.
Ascolta e discute le proposte provenienti dallo studente.
Durante lo svolgimento del compito:
Supervisiona impiego corretto di strumenti e strategie fornendo feedback anche sulla gestione degli strumenti, del tempo e dello spazio.
Ripropone strumenti e strategie già usati, anche se non previsti nella fase di programmazione.
Stimola all’uso della metacognizione per uscire dalle situazioni di stallo senza attendere l’aiuto dell’adulto risolutore.
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