🔴 Si stima che in Italia siano oltre un milione e quattrocentomila le donne che hanno subito molestie o violenze sul posto di lavoro.
Alcune forme di molestie sono immediatamente riconoscibili in quanto tali, altre invece hanno un aspetto più subdolo e latente.
🔴 È molestia sul posto di lavoro un bacio, una carezza, un abbraccio, un palpeggiamento indesiderato. Sono forme di molestia anche battute, insinuazioni, gesti con connotazioni sessuali, allusioni alla vita privata e intima o alle inclinazioni sessuali, commenti sul corpo e le forme fisiche, sul modo di vestire e apparire, sguardi persistenti. È molestia spiare un dipendente mentre si trova in luoghi riservati come spogliatoi e toilette. Minacciare il licenziamento, il trasferimento o il blocco di eventuali avanzamenti professionali se non si cede a richieste sessuali è violenza.
La violenza e la molestia nel luogo di lavoro – o anche solo la minaccia di attuarle – sono inaccettabili e rappresentano una grave violazione ai diritti delle lavoratrici.
🔴 Che fare allora?
🔴 È fondamentale chiedere aiuto alle figure competenti in azienda: i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i delegati sindacali, la consigliera di fiducia.
Se lavori in una piccola media azienda e queste figure non esistono, o se corrispondono con chi ti agisce violenza, puoi rivolgerti:
✔️ ai centri antiviolenza che si occupano di tutte le forme di violenza nei confronti delle donne,
✔️ alla consigliera di parità provinciale o regionale, che ti supporterà o ti rappresenterà in tribunale,
✔️ al legale di fiducia perché è possibile intentare causa civile per ottenere un risarcimento dei danni, o anche penale entro sei mesi dall’avvenuta molestia.
Se pensi di essere vittima di molestie e violenze sul posto di lavoro, non chinare la testa: alza lo sguardo, non sei sola.
🔴 Se invece non sei la vittima, ma sei testimone di un caso di molestia/violenza subita, non girarti dall’altra parte! La violenza subita è uno sfregio, ma lo sono anche l’indifferenza e la mancanza di solidarietà.
🔴NON SEI SOLA. PUOI DIRE BASTA ALLA VIOLENZA
I contatti sono:
1522
I centri antiviolenza sul territorio sono:
327 1833451 (Sostegno Donna)
331 7443573 (Rompiamo il silenzio)
Il video messaggio è a cura della dottoressa Maria Teresa Coppola, psicologa del lavoro e presidente del CUG Asl Taranto.
Ещё видео!