Partiamo subito col dire una cosa importante. BMW non ha messo a punto questa iX5 per fare grandi numeri di vendita, tanto è vero che nemmeno è in listino, non l’ha fatta per rimpiazzare il diesel, il benzina o l’elettrico ma piuttosto per portare avanti uno studio su come l’idrogeno - tema che a Monaco tengono sott’occhio dal 1972 - possa essere qualcosa di effettivamente considerato come proposta alternativa a tutto quello che conosciamo o semplicemente un sogno nel cassetto di qualche ingegnere. Sì perché le idee non sono in molti ad averle chiare sul tema ed a Monaco, grazie anche all’impegno di Toyota con cui hanno stretto un accordo industriale per queste tematiche, vogliono come sempre vederci chiaro mettendoci direttamente le mani.
La BMW iX5 Hydrogen combina la tecnologia delle celle a combustibile con il BMW eDrive di quinta generazione. Il sistema di propulsione utilizza l'idrogeno come carburante convertendolo in elettricità in una cella a combustibile - fornendo una potenza elettrica fino a 125 kW/170 CV, producendo solamente vapore acqueo come emissione. Tale potenza propulsiva permette di mantenere alte velocità costanti anche su lunghe distanze. Il motore elettrico è stato sviluppato a partire dalla quinta generazione della tecnologia BMW eDrive utilizzata anche all’interno della BMW iX. Nelle fasi di sorpasso e di frenata esso funge da generatore, immettendo energia all’interno di una batteria di alimentazione. L'energia qui immagazzinata viene utilizzata anche per manovre di guida particolarmente sportive - fornendo una potenza di sistema di 275 kW/374 CV e garantendo l'esperienza di guida tipica del marchio.
L'idrogeno necessario per alimentare la cella a combustibile è immagazzinato in due serbatoi da 700 bar in plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP), che insieme contengono quasi sei chilogrammi di idrogeno. "Riempire i serbatoi di idrogeno richiede solo tre o quattro minuti - quindi non ci sono limiti nell'uso della BMW iX5 Hydrogen per lunghe distanze, con solo alcune brevi fermate nel mezzo", spiega Guldner.
Secondo un rapporto dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA - International Energy Agency), l'idrogeno possiede un notevole potenziale come futura fonte di energia in relazione alle attività globali di transizione energetica. Grazie alle capacità di stoccaggio e trasporto, l'idrogeno vanta una varietà di applicazioni. La maggior parte dei Paesi industrializzati sta quindi adottando strategie basate sull'idrogeno sostenendole con tabelle di marcia e progetti concreti. Nel settore dei trasporti, l'idrogeno può diventare un'ulteriore opzione tecnologica, accanto alla mobilità elettrica a batteria, per plasmare una mobilità individuale sostenibile a lungo termine. Tuttavia, questo dipenderà dalla produzione competitiva di quantità sufficienti di idrogeno tramite energia verde, così come dall'espansione della corrispondente infrastruttura di rifornimento, attualmente già ampiamente implementata in molti Paesi.
Il BMW Group accoglie favorevolmente e sostiene le attività per promuovere l'innovazione in Germania e in Europa nell’ottica di costruire un'economia dell'idrogeno e di accelerare la produzione di idrogeno verde. Queste includono specificamente i progetti sull’idrogeno su larga scala classificati come Progetti importanti di interesse comune europeo (IPCEI). I progetti di questa iniziativa dell'Unione Europea, sostenuta in Germania dal Ministero federale dell’economia e dal Ministero federale dei trasporti, abbracciano l'intera catena del valore - dalla produzione di idrogeno al trasporto alle applicazioni industriali.
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