Un raddoppio e una conseguenza. Un progetto che ha come scopo primario anche quello di riunire una città divisa dai passaggi a livello e che dovrà concentrarsi fin da ora su come ricorstruire la viabilità fra la stazione e il Castello di Abbiategrasso. Prima necessità che si presenta con il tanto atteso raddoppio, da completare entro il 2026. Per Rfi la viabilità può essere cambiata, per la giunta di Cesare Nai, sarebbe meglio di no. Restano da quantificare, nel dettaglio, i costi di entrambi gli interventi.
Dopo gli incontri in Regione sul raddoppio ferroviario ad Abbiategrasso, ecco arrivare una prima raffigurazione su carta di come verrà ridisegnata la viabilità intorno alla stazione nei prossimi anni. A spiccare nella carta presentata dalla giunta alle commissioni consiliari è il nuovo sottopasso di via Mazzini, raffigurato in bianco.
E' stato confermato che il raddoppio della ferrovia sarà a raso e quindi viene abbandonata definitivamente la possibilità di interramento della stessa. Si è preso in considerazione la realizzazione dei sottopassi via Volturno e viale Mazzini e la riorganizzazione della stazione.
La proposta di Rfi e Italfer prevede un sottopasso molto esteso in lunghezza senza la possibilità di mantenere la viabilità attuale. Come amministrazione comunale con gli uffici comunali si è elaborato una controproposta che prevede l'abbassamento dell'attuale incrocio in prossimità del Castello così com'è oggi, per raggiungere via Manzoni e Cattaneo e poter al contempo svoltare su viale Mazzini, mantenendo due vie di scorrimento laterali al sottopasso per consentire la svolta da via Giramo. Il sottopasso di viale Mazzini sarà destinato esclusivamente agli autoveicoli, essendo già previsto il passaggio ciclopedonale nell'area dell'attuale stazione.
Il sindaco Cesare Nai e l'assessore alle Infrastrutture Roberto Albetti hanno assicurato ai consiglieri la massima partecipazione e trasparenza nell'elaborazione dei progetti.
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