Puntata numero 16 del 01 Maggio 2024
La mia azienda ha maturato un credito IVA e L’agenzia delle Entrate mi ha inviato una PEC in cui mi riconosce il credito ma per poter rimborsare la somma dovuta richiede una Fideiussione. Fideiussione per il rimborso dell’IVA pagata e non dovuta? di che si tratta?
La Fideiussione” è un podcast creato e prodotto da italiafideiussioni.it, il sito di riferimento per tutte le tue esigenze di fideiussione. In questo episodio, parliamo della Fideiussione assicurativa per il rimborso dell’IVA.
Il rimborso dell’IVA rappresenta un tema di fondamentale importanza per le imprese e gli imprenditori, particolarmente in un contesto economico dove la liquidità è cruciale per la crescita e la sostenibilità finanziaria.
L’IVA, o Imposta sul Valore Aggiunto, è una tassa che le aziende anticipano per conto dello Stato sui beni e servizi venduti; tuttavia, quando l’IVA pagata sugli acquisti supera quella incassata dalle vendite, si genera un credito verso l’Amministrazione Finanziaria.
Ottenere il rimborso di queste somme può liberare risorse preziose, migliorando così la liquidità aziendale e permettendo agli imprenditori di reinvestire nel proprio business più efficacemente.
La tempestività e la sicurezza di questo processo sono essenziali, rendendo il rimborso IVA un pilastro per la pianificazione finanziaria e fiscale di ogni azienda.
Cos’è la Fideiussione Assicurativa per Rimborso IVA?
La fideiussione assicurativa per il rimborso IVA è necessaria quando il contribuente ha un credito verso l’Amministrazione Finanziaria. Il rimborso dell’IVA è applicabile per importi che superano la soglia minima di 30.000,00 euro.
Questo tipo di polizza è essenziale per proteggere l’Amministrazione dalle possibili perdite finanziarie nel caso in cui si verifichi che il rimborso era indebitamente ottenuto.
La normativa italiana sul rimborso dell’IVA ha subito importanti cambiamenti con il decreto legislativo n. 193/2016, convertito nella legge del 1° dicembre 2016, n. 225. Questa legge ha aumentato da 15.000 a 30.000 euro l’importo massimo dei rimborsi IVA che possono essere richiesti senza la necessità di presentare una garanzia o altri adempimenti specifici.
Tuttavia, la garanzia diventa obbligatoria per i rimborsi oltre i 30.000 euro in situazioni considerate a rischio.
Queste includono i casi di imprese operanti da meno di due anni (escluse le start-up innovative), i contribuenti che non presentano le dichiarazioni richieste correttamente, e coloro che richiedono il rimborso di un’eccedenza detraibile alla fine della loro attività.
Inoltre, è richiesta per i contribuenti che, nei due anni precedenti la richiesta di rimborso, hanno ricevuto notifiche di accertamento o di rettifica significative.
I dettagli di questa procedura sono stati delineati nella circolare 32/E del 2014, mentre il modello di polizza fideiussoria o bancaria per il rimborso dell’IVA è stato approvato con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 26 giugno 2015.
Come funziona la fideiussione per il rimborso IVA?
Quando un’impresa o un imprenditore individuale accumula un credito IVA (cioè ha pagato più IVA di quanto ne ha incassata), può richiedere il rimborso di questo credito all’Amministrazione Finanziaria. Tuttavia, per evitare frodi e garantire che i crediti siano legittimi, l’Amministrazione richiede una fideiussione assicurativa.
L’impresa deve quindi rivolgersi a una compagnia di assicurazioni o a un istituto bancario che fornisca questo tipo di polizza.
La compagnia assicurativa, in qualità di fideiussore, si impegna a coprire il debito dell’impresa verso l’Amministrazione Finanziaria, nel caso in cui il rimborso IVA non dovesse essere giustificato.
Se durante i controlli successivi emerge che il rimborso era infatti non dovuto, l’assicuratore pagherà all’Amministrazione l’importo indebitamente erogato.
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