SARDEGNA, ANCORA MORIA DI CONIGLI SELVATICI SULL’ISOLA MAL DI VENTRE. PROSEGUONO GLI AIUTI DELL’OIPA DI ORISTANO, MA L’APPELLO ALLE AUTORITÀ È CADUTO NEL VUOTO
Continua la moria di conigli selvatici sull’Isola di Mal di Ventre, piccola isola selvaggia dell’Area marina protetta Penisola del Sinis, in Sardegna.A constatare che nulla è cambiato dai primi sopralluoghi effettuati lo scorso luglio è di nuovo la delegazione dell’OIPA di Oristano, che con alcuni volontari si è recata sull’isola durante il mese di agosto per portare acqua rilevando ancora la presenza di carcasse di conigli oltre che numerose ossa di volatili sparse un po’ dappertutto. Ma l’intervento dei volontari dell’OIPA non basta.
Quello che manca è un supporto da parte delle autorità, a cui l’OIPA di Oristano aveva fatto appello a seguito delle prime perlustrazioni, chiedendo autorizzazioni dalle istituzioni non solo per l’installazione di punti di abbeveraggio, ma anche per il raggiungimento più agevole dell’isola. Un appello che è caduto nel vuoto, visto che da parte del Comune di Cabras, cui fa capo l’isola, non c’è stata alcuna risposta.
La segnalazione dell’OIPA, tuttavia, ha curiosamente portato alla “pronta” mobilitazione dell’associazione CPTS, Caccia Pesca e Tradizioni della Sardegna, che insieme ai veterinari dell’ASL e dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna ha prelevato i resti di alcuni conigli al fine di accertare le cause della morte. Secondo l’ipotesi dell’associazione, che è come facile intuire, ha ben altri interessi rispetto alla tutela della fauna selvatica, la moria dei conigli sarebbe da imputare ad un’epidemia da virus che ciclicamente si presenta sull’isola.
Ma rimane da appurare la causa della presenza delle ossa di numerosi volatili che, insieme ai cadaveri dei conigli, non sono certo un bel vedere per i turisti che approdano per ammirare questa meravigliosa isola.
In merito ai controlli sanitari in corso l’OIPA si riserva di presentare istanza di accesso agli atti, e in attesa di ulteriori sviluppi, l’OIPA di Oristano rinnova l’appello all’Amministrazione comunale di Cabras e al primo cittadino, Andrea Abis, che già sensibile nel tutelare l’Area marina protetta con la promozione di giornate dedicate alla salvaguardia dell’ambiente, voglia rendersi disponibile a collaborare con i volontari anche a tutela degli animali selvatici che la abitano.
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