(AGENPARL) - Roma, 21 mag - Cinque corone deposte in via Salaria a Roma per commemorare il 13esimo anniversario della morte di Massimo D'Antona. Il ricordo del giuslavorista, assassinato dalle brigate rosse il 20 maggio 2009, si pone come momento di riflessione proprio nel periodo in cui l'Italia è investita da un nuovo clima di violenza. Tante le personalità presenti: i segretari di Cgil e Cisl, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, Valter Veltroni, componente della commissione parlamentare antimafia, il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e il vicesindaco di Roma Sveva Belviso. Presente anche il viceministro del lavoro Michel Martone. Negli interventi, che si sono alternati ai piedi della targa commemorativa e alla presenza della moglie di D'Antona Olga, parole di coesione sociale e l'invito a non abbassare la guardia. Si riscopre così l'attualità delle idee del professore. Un passaggio evidenziato nel messaggio del Capo dello Stato. "Mi unisco al commosso ricordo della sua autorevole figura di giuslavorista - ha scritto Napolitano - impegnato nelle istituzioni e con il sindacato per dare un valido sbocco normativo ai processi di innovazione delle attivita' produttive e di trasformazioni nel mondo del lavoro". Dopo aver letto il messaggio del presidente Napolitano, il segretario della Cgil, Susanna Camusso ha detto: "In tutti questi anni si è usata molto la parola sicurezza e contemporaneamente si è ridotta la presenza delle forze dell'ordine. Penso a tanti anni in cui la funzione preventiva delle forze dell'ordine è stata sminuita e in alcuni casi anche aggredita. Tutto ciò ha segnato un arretramento della capacità del Paese di prevenire fenomeni criminali e eversivi".
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