Milano (askanews) - Una rete di distribuzione di cocaina organizzata da esponenti della 'ndrangheta, da anni residenti nell'hinterland di Milano, con l'obiettivo di rifornire gli spacciatori locali con carichi da mezzo chilo a dieci chili di droga. I carabinieri del Ros di Milano l'hanno scoperta e sgominata, arrestando 13 persone, 12 finite in carcere e una ai domiciliari, nelle province di Milano, Reggio Calabria e Catanzaro. Giovanni Sozzo, comandante del reparto anticrimine del Ros dei carabinieri di Milano.
"Quella che abbiamo disarticolato è una filiera molto attiva nello spaccio ed era costituita da importanti esponenti di importanti cosche ma diverse, provenienti da diverse aree della Calabria, che si sono incontrate in nome degli affari. Gli esponenti della 'ndrangheta in nome degli affari sono disposti a superare momenti di conflittualità e trovano armonia operativa in nome del narcotraffico. È un gruppo che non ha avuto bisogno di usare la violenza: la loro provenienza dalle cosche era ben nota agli acquirenti, bastava per indurli alla precisione assoluta nei pagamenti delle partite.
L'inchiesta, coordinata dalla Dda milanese, è nata per impedire che le cosche non direttamente colpite dalla maxi operazione "Il crimine" del luglio 2010 colmassero il vuoto creato dai 300 arresti.
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