Sono stati chiesti gli arresti domiciliari per l'albanese di 48 anni arrestato dopo la sparatoria avvenuta nel tardo pomeriggio di lunedì in via Gravellona a Vigevano, episodio che ha portato al ferimento di un 56enne di nazionalità egiziana.
La richiesta presentata giovedì nell'udienza di convalida dell'arresto è stata presentata dal legale che, contrariamente a quanto inizialmente emerso, ci tiene a precisare che il suo assistito è incensurato.
La difesa ha chiesto inoltre che i domiciliari siano concessi in altro luogo che non sia quello di via Gravellona, in cui lunedì si è sfiorata la tragedia. La lite, stando alle ricostruzioni, sarebbe scaturita da una banale lite di vicinato.
Secondo quanto emerso, ci sarebbero state liti pregresse tra le due famiglie delle persone coinvolte, una di nazionalità albanese e l'altra egiziana, che vivono in due appartamenti allo stesso numero civico in via Gravellona. Attorno alle 18 di lunedì, il 48enne albanese avrebbe sparato all’indirizzo del vicino, colpendolo di striscio alla testa.
La vittima, ferita, è fuggita chiedendo aiuto in strada mentre l'assalitore avrebbe salito le scale per dirigersi verso l'appartamento del rivale, che si è barricato in casa insieme alla sua famiglia. Poi l'arrivo delle forze dell'ordine e la trattativa con l'assalitore che si è consegnato ai militari. Su di lui pendono le accuse di tentato omicidio e detenzione abusiva di armi.
Sulla richiesta di domiciliari per il 48enne albanese, arrestato per tentato omicidio dopo la sparatoria in via Gravellona, si attendono quindi le decisioni del giudice che potrebbero arrivare nelle prossime ore.
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