" I neonati adorano i libri: i primissimi di plastica, da mordicchiare e mettere in bocca quanto si vuole, quelli di tessuto, per imparare i vari materiali e tutti da toccare, ma anche quelli impermeabili da portare nel bagnetto. Ma è possibile imparare qualcosa da questi libri? Certamente! Dai sei mesi in su, al bambino piace guardare tutto ciò che è colorato e con una forma semplice. Per prima cosa inizia a riconoscere le immagini (prima con l'aiuto di mamma o di papà, più tardi anche da solo) e a paragonarle con ciò che vede tutti i giorni: una mela, una cane, l'albero. Inoltre, leggere ad alta voce rafforza il legame emotivo tra genitore e figlio ". Si comprende così che il nutrimento materno non avviene solo con la pappa ma anche con i comportamenti, le emozioni i sentimenti e le abitudini che la madre condivide. E in questo caso si comprende come sia stata condivisa con GianMarco una attività di lettura.
Risulta che le madri single e che lavorano, al contrario di quelle che stanno a casa, non hanno la stessa possibilità (in qualità e quantità) di dedicare tempo al proprio figlio, per cui è più difficile che i neonati siano allattati al seno e che abbiano qualcuno che legga per loro (fattori correlati allo sviluppo dell'intelligenza). La stessa cosa accadeva nelle famiglie con più scarsa istruzione. Insomma, essere più intelligenti spesso è questione di fortuna.
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