"E' un segnale positivo il fatto che il Pontefice riconosca come la medicina sia arrivata a un punto tale di evoluzione che, in certi casi, la prosecuzione delle cure significhi andare contro la ragionevolezza e la stessa volontà del paziente. Rimane il fatto che mentre il Papa condanna l'eutanasia, secondo noi questo discorso da un punto di vista morale non possa fermarsi alla sospensione delle cure ma che vada esteso a un intervento attivo che possa far cessare di vivere il malato terminale, attenuandone anche le sofferenze. La legge sul biotestamento? Putroppo in Senato ci sono troppi più papisti del Papa, noi continueremo a lottare affinché il provvedimento sia approvato al più presto"intervista di Anna Silvia Zippelmontaggio Cinzia Comandè
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