Neuronic Channel | True Crime Audio Podcast
#Neuronic #Channel #Crime #Delitti #Italia #Criminalità #Mafia #Ndrangheta #Camorra #Malavita #Misteri
***** Contents *****
Giovanni Lizzio (Catania, 24 giugno 1947 – Catania, 27 luglio 1992) è stato un ispettore della Polizia di Stato, capo della Squadra mobile di Catania negli anni ’80 e ‘90, ucciso da Cosa Nostra per le sue indagini sul racket delle estorsioni.
Il 18 luglio 1992, 9 giorni prima della sua morte, chiuse un'importante operazione che portò all'arresto di 14 membri del clan Cappello che consentì l’arresto di 14 membri del clan Cappello, gruppo legato alla Stidda che insieme alla famiglia di Nitto Santapaola era tra le più potenti in città.
La sera del 27 luglio, verso le 21:30, Lizzio si trovava nella sua automobile, fermo al semaforo in Via Leucatia, nel quartiere Canalicchio di Catania. Aveva appena telefonato a sua figlia, per avvisare che da lì a poco sarebbe rientrato a casa, quando fu raggiunto da due sicari che gli spararono sei colpi di pistola. L’ispettore morì poco dopo l’arrivo in ospedale
Il Processo Orsa Maggiore
Dopo indagini lunghe e complesse, si arrivò al processo "Orsa Maggiore", alla fine del quale Nitto Santapaola fu condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio, mentre vennero assolti i boss Aldo Ercolano e Calogero Campanella.
Nel giugno 1998, venero condannati in qualità di esecutori materiali del delitto Natale Di Raimondo e Umberto Di Fazio a 12 anni di reclusione. Vennero condannati a 30 anni di reclusione, inoltre, Francesco Squillaci e Giovanni Rapisarda, poi assolto in Appello. Assolti Filippo Branciforti e Francesco Di Grazia.
In memoria di Giovanni Lizzio A Catania, attorno alle mura che costeggiano il carcere di Piazza Lanza, è stato dedicato un murales all’ispettore Lizzio, insieme ad altre vittime della mafia, curato dall’associazione Addio Pizzo. A Giovanni Lizzio è dedicata anche una targa all’interno della squadra mobile di Catania ed una nella caserma Cardile della Polizia di Stato, oltreché un parco.
Le parole di Attilio Bolzoni durante un’intervista alla domanda sul perché si parla poco di mafia catanese e di figure come Giovanni Lizzio: “Abbiamo sempre fatto fatica a parlare di Catania e della sua mafia. Prigionieri in qualche modo di una visione palermocentrica di Cosa Nostra(...). Poi sono arrivati i Santapaola (e gli Ercolano) e anche loro ci sono sembrati da lontano appendici dei Palermitani e dei Trapanesi o degli Agrigentini, pericolosi e intraprendenti ma sempre catanesi(…). Molto più americana come indole, rispetto alla vasta parentela che ha vissuto e vive ancora dall’altra parte della Sicilia, la mafia di Catania ha sempre cercato di mischiarsi con la città e con i suoi governanti piuttosto che manifestarsi come un’entità diversa, minacciosa e aggressiva. Una scelta che, nel lungo periodo, si è rivelata vincente.”
Fonte: [ Ссылка ]
***** YouTube Channel *****
Neuronic Channel
[ Ссылка ]
Subscribe to help me grow my channel. If you have questions, suggestions and criticisms, write me: ltpaobserverproject@gmail.com
***** Scientific Publications and Media *****
Academia
[ Ссылка ]
ORCID ID
[ Ссылка ]
ResearchGate
[ Ссылка ]
Google Scholar
[ Ссылка ]
LinkedIn
[ Ссылка ]
Facebook
[ Ссылка ]
Ещё видео!