Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Bard, Donnas, Hône e Vert.
Martedi 26 Settembre

“Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Anche oggi siamo nel capitolo ottavo del Vangelo di Luca. Questa frase di Gesù che vi ho sottolineato ci ricorda che essere intimi, famigliari di Dio non consiste solo nel pregare ma anche nel mettere in pratica le parole della preghiera, la Parola di Dio che ascoltiamo o che leggiamo. Attenzione, con questo non dobbiamo cadere nella disperazione sentendoci delle schifezze perché spesso constatiamo che la Parola di Dio non riusciamo a metterla in pratica. Noi tendenzialmente siamo esagerati, viviamo agli estremi: o non metto per nulla in pratica la Parola oppure penso di dover mettere in pratica tutto. Dio ci chiede e ci dona la forza per mettere in pratica alcune parole, non tutte in una volta sola perché questo ci fa cadere nello scoraggiamento poiché non possiamo mettere in pratica tutto il Vangelo. Dio di chiede di mettere in pratica quella parola che Lui ci offre oggi, per ciò che sono. Per esempio, a Maria non ha chiesto di tutto ma le ha chiesto di essere Madre di Dio, di accogliere quel bambino che per molti aspetti restava un mistero, di comprendere suo figlio anche se in certi momenti non lo capiva affatto, di stare ai piedi della croce pur nella disperazione, di continuare la sua opera stando con il gruppo dei discepoli. Questo Dio non lo chiede a noi, a ciascuno chiede qualcosa di diverso e di particolare poiché nessuno è una fotocopia dell’altro, ciò che conta è cercare di mettere in pratica quelle parole che incontro sul mio cammino e che Dio mi chiede di far fruttificare. Noi stessi siamo una Parola di Dio, una Parola vivente, unica, irripetibile, siamo una Parola di amore di Dio che deve fiorire, prendere forma. Mettere in pratica la Parola di Dio vuol dire permettere a ciò che sono, alla mia essenza, alla mia vera natura di prendere forma; essere ciò che sono davvero senza voler essere ciò che non sono, senza voler pretendere di essere tutto.

свернуть