Milano, (askanews) - L'Isis è una delle più gravi minacce nel lungo periodo per gli Stati Uniti e tutte le opzioni per fermare le milizie dello Stato islamico sono possibili. Lo ha detto il ministro della Difesa statunitense, Chuck Hagel, dopo la decapitazione in Siria del reporter americano James Foley.
"Non sono solo un gruppo terrorista; sposano ideologia, tattica ed eccellenti finanziamenti, sono peggiori di qualunque altra cosa abbiamo visto e dobbiamo essere pronti a tutto", ha detto Hagel.
Parole simili dal capo di Stato maggiore della Difesa Martin Dempsay, secondo cui i miliziani dell'Isis rappresentano una minaccia che si può contenere ma non per sempre: la loro visione apocalittica deve essere sconfitta. Dempsay ha anche confermato che gli Usa hanno tentato un blitz accuratamente preparato per liberare James Foley, ma l'incursione delle forze speciali è fallita perché l'ostaggio era stato spostato.
Secondo la stampa americana, per liberare il giornalista l'Isis aveva chiesto un riscatto di 100 milioni. E intanto cresce l'apprensione per le due cooperanti italiane che secondo la stampa britannica potrebbero essere nelle mani dell'organizzazione.
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