La sostenibilità della mobilità urbana passa attraverso una graduale riduzione dell’uso del mezzo privato convenzionale, grazie all’impiego più massiccio dei servizi di trasporto collettivo e dei veicoli di ridotte o ridottissime dimensioni (micromobilità), meglio se in sharing. Tuttavia molti sono i nodi ancora da sciogliere per puntare a standard di qualità e sostenibilità confrontabili con quelli di molte realtà urbane nordeuropee. Bisogna lavorare innanzitutto sull’ossatura portante di una mobilità con meno automobili private: un trasporto pubblico locale sempre più efficiente e integrato con le nuove forme di mobilità di breve raggio per creare sinergia e successo. Per consentire questo cambiamento che si prospetta, radicale e di ampio respiro, due sono gli interventi necessari: la digitalizzazione dei servizi e una nuova attenzione sulle infrastrutture. Vanno previste infatti stazioni di ricarica, adeguate per numero e capacità, per nuovi mezzi che prevedono nuove forme di alimentazione, non solo elettrica.
Con l’obiettivo comune della decarbonizzazione, infatti, sono numerose le municipalità che stanno cominciando a sperimentare carburanti green.
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