-acqua, la maggior parte delle orchidee che muore in casa muore per troppa acqua, Le Phalaenopsis che si trovano normalmente in commercio sono ibridi di poche specie che vivono in zone tropicali a livello del mare o quasi, sono quindi piante da caldo, nelle coltivazioni industriali si coltivano a 23-24°C di notte. Dall’autunno alla primavera è importante che le orchidee da caldo, come le Phalaenopsis, siano in ambiente ben riscaldato, possibilmente con temperature notturne di almeno 18°C, in ogni caso mai sotto i 15°C.
Attenzione poi agli sbalzi di temperatura repentini, a questo proposito ricordo un bellissimo articolo di un AOS BULLETIN, la bellissima rivista delle orchidee della American Orchid Society, ora si chiama ORCHIDS di più di venti anni fa che rende bene l’idea, a quei tempi Franco Pupulin viveva ancora in Italia e mi traduceva gli articoli più belli, e questo articolo era davvero geniale, vi si diceva pressappoco così: “Ci sono signore che vivono in case caldissime e al mattino quando si alzano spalancano le finestre per cambiare l’aria, magari con temperature esterne sottozero, per capire se questa situazione va bene per le Phalaenopsis queste signore dovrebbero mettersi lì anche loro nude come le Phalaenopsis, allora capirebbero istantaneamente se è una cosa che va bene o no”. Geniale!
Sempre per questa ragione nei mesi freddi si deve bagnare con acqua tiepida: 25-30° e in inverno evitate di posizionare le Phalaenopsis vicino a porte che si aprono sull’esterno. Generalmente le piante vengono posizionate sui davanzali delle finestre, tenete presente che di solito i vetri sono freddi, per cui fate in modo che le piante non ne siano troppo vicine ai vetri.
-Le Phalaenopsis che si trovano normalmente in commercio sono ibridi di poche specie che vivono in zone tropicali a livello del mare o quasi, sono quindi piante da caldo, nelle coltivazioni industriali si coltivano a 23-24°C di notte. Dall’autunno alla primavera è importante che le orchidee da caldo, come le Phalaenopsis, siano in ambiente ben riscaldato, possibilmente con temperature notturne di almeno 18°C, in ogni caso mai sotto i 15°C.
Attenzione poi agli sbalzi di temperatura repentini, a questo proposito ricordo un bellissimo articolo di un AOS BULLETIN, la bellissima rivista delle orchidee della American Orchid Society, ora si chiama ORCHIDS di più di venti anni fa che rende bene l’idea, a quei tempi Franco Pupulin viveva ancora in Italia e mi traduceva gli articoli più belli, e questo articolo era davvero geniale, vi si diceva pressappoco così: “Ci sono signore che vivono in case caldissime e al mattino quando si alzano spalancano le finestre per cambiare l’aria, magari con temperature esterne sottozero, per capire se questa situazione va bene per le Phalaenopsis queste signore dovrebbero mettersi lì anche loro nude come le Phalaenopsis, allora capirebbero istantaneamente se è una cosa che va bene o no”. Geniale!
Sempre per questa ragione nei mesi freddi si deve bagnare con acqua tiepida: 25-30° e in inverno evitate di posizionare le Phalaenopsis vicino a porte che si aprono sull’esterno. Generalmente le piante vengono posizionate sui davanzali delle finestre, tenete presente che di solito i vetri sono freddi, per cui fate in modo che le piante non ne siano troppo vicine ai vetri.
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Ogni tanto su fb vedo persone che appena acquistano un orchidea fiorita la prima cosa che fanno la svasano per togliere la "gabbietta" di sfagno, ma è una pazzia, tutte ma proprio tutte le orchidee di produzione industriale hanno la gabbietta e sono parecchi milioni (nel 2008 solo in Olamdasono statte prodotte 291.000.000 (291 milioni) di piante di Phalaenopsis, quando escono dai laboratori di micropropagazione le piantine sono invasate in questi microvasetti ("gabbietta") di sfagno che è un ottimo materiale per vasetti così piccoli.
Per cui se una pianta ha problemi non date la colpa alla gabbietta, perchè se la causa del problema fosse la gabbietta tutte le piante di produzione industriale avrebbero il problema.
Per cui lasciate in pace le piante con la loro gabbietta e cercate altrove il problema
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