Il capo dello Stato parlò anche dei vaccini: «Io lo farò non appena possibile» (e così è stato)
Nell'anno in cui esplode la pandemia, il 2020, Sergio Mattarella confessa di avere «difficoltà a trovare le parole adatte» nel rivolgere gli auguri agli italiani. Troppi lutti e troppe ferite. E troppe polemiche, anche. Tutto si incrocia e si tiene della crisi plurale — infatti è sanitaria, economica e politica — che sta colpendo il Paese. È un contesto di problemi che ci incalzano «tra angoscia e speranza», e dei quali il presidente incita a «dare memoria», pensando a chi non ce l'ha fatta e a chi ha perso tutto o quasi. Introduce anche il tema dei vaccini, il capo dello Stato, una soluzione subito contestata dal fronte negazionista verso il quale Mattarella è critico fin dalla prima ora. «La scienza ci offre l'arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Io lo farò non appena possibile» (e così è stato). (qui l'articolo completo di Marzio Breda) ( Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: [ Ссылка ]
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