"Quarto potere" ("Citizen Kane", regia di Orson Welles, 1941, USA) narra la vita di un magnate della carta stampata, Kane, attraverso la testimonianza di chi l'ha conosciuto. Anche la sua seconda moglie, Susan, racconta la sua versione. Ritiene si essere stata in pratica "segregata", da un marito sempre più distante e asociale, in una lussuosissima ma vuota prigione. Welles rende questa sensazione anche con l'utilizzo delle grandezze scalari. Lei è ripresa da vicino (è il suo punto di vista), mentre Kane è lontano, inquadrato prevalentemente in CAMPO MEDIO. Poi, anni dopo, è fermo, nell'ombra, in CAMPO LUNGO in modo da esaltare il vuoto splendore della SCENOGRAFIA.
"Il linguaggio cinematografico" (autore: Michele Corsi, Hoepli ed. Milano, 2022).
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