Settimio Severo, nato l'11 aprile 145 d.C. a Leptis Magna, attuale Libia, fu un imperatore romano che regnò dal 193 al 211 d.C. Venne da una famiglia di origine punica e ascese rapidamente nei ranghi militari grazie alle sue capacità e alla sua determinazione.
Nel 193 d.C., dopo l'assassinio dell'imperatore Pertinace, vi fu un periodo di tumulto noto come l'Anno dei Cinque Imperatori. Severo, che all'epoca era governatore della Pannonia Superiore, marciò su Roma e sconfisse le forze del suo principale rivale, Didio Giuliano, proclamandosi imperatore. Una volta consolidato il suo potere a Roma, Severo si rivolse contro altri usurpatori, tra cui Pescennio Nigro e Clodio Albino, consolidando ulteriormente il suo dominio sull'impero.
Una delle caratteristiche distintive del suo regno fu l'accentuazione del potere militare. Rafforzò l'esercito e incrementò le difese dell'impero, inclusa la costruzione del famoso Limes, una serie di fortificazioni lungo i confini dell'impero. Riformò anche l'amministrazione interna, migliorando l'efficienza e la giustizia, e incentivò la costruzione di infrastrutture pubbliche.
Severo fu noto per il suo governo duro e pragmatico. La sua politica severa e la sua lotta contro la corruzione gli valsero la reputazione di un sovrano giusto ma implacabile. Dopo la sua morte nel 211 d.C., il potere passò ai suoi figli, Caracalla e Geta, ma le loro rivalità segnarono un periodo di instabilità.
CAPITOLI
00:00 Introduzione
01:09 Le origini, la carriera
07:43 La crisi dell'impero
12:14 La guerra civile
19:45 La riforma dell'esercito
25:50 Le campagne in Partia e in Africa
29:47 Britannia, l'ultima campagna
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