Dovremo aggiornare gli orologi, portandoli indietro di un’ora. Questo passaggio comporta svantaggi dal punto di vista energetico e anche economico, visto che l’ora legale permette di risparmiare, ma anche dei vantaggi per la nostra salute. Come ogni anno, a stagione autunnale ormai avviata.
Non una buona notizia, almeno quest’anno: significa che dovremo consumare più energia. Anche per questo l’Unione europea si è espressa in materia, lasciando libertà agli Stati di valutare l’adozione di una sola tipologia di orario, solare o legale.
Tutto questo nonostante i vari appelli a un ripensamento di carattere generale sulla consuetudine, e le voci su una proroga dell’ora legale ormai improbabile, mancano pochi giorni al ritorno dell’ora solare, che porterà le lancette dell’orologio indietro di un’ora. Il cambio arriverà tra il 29 e il 30 ottobre. Per eventuali novità sulle regole, se ne riparla l’anno prossimo.
Nella notte tra l’ultimo sabato e l’ultima domenica del mese le lancette dell’orologio andranno spostate indietro dalle 3 alle 2 per il passaggio dall’ora legale a quella solare. Le giornate ci sembreranno subito più corte perché ovviamente farà buio prima, ma in compenso la mattina avremo un’ora in più di luce.
La vicenda del cambio di orario è tornata d’attualità dopo un appello della Società italiana di medicina ambientale (Sima) per adottare l’ora legale in modo permanente per risparmiare sull’energia. «Eliminare il passaggio all’ora solare», aveva spiegato il presidente Alessandro Miani, «consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio».
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