Correva l' anno 1965 quando il piu grande produttore mondiale della sua epoca di elettronica, la Philips olandese, dopo aver assimilato il marchio Phonola ed altri, si accinge ad introdurre per la prima volta a livello globale il suo "marchio satellite" a basso prezzo, ma di qualità soddisfacente.
America e Giappone all' epoca degli anni 60 erano pressoche carenti di industrializzazione di grande livello, ci sono arrivati verso la fine del decennio ad assumere livelli come l' europea Philips, ma noto che oggi 2022, la Philips rimane ancora il primo colosso mondiale nel settore, quindi, avvenimenti anni 70 ed 80 a parte, poco è cambiato in leadership.
Ritorniamo alla Meriphone, creata come detto a metà anni 60 e introdotta nella filiera commerciale in Italia verso il 1966 come distribuzione presso i primi centri di elettronica appena sorti come la GBC, Scuola Radio Elettra, Melchioni, Elettronica Componenti, Rae, eccetera, la Meriphone era un marchio non reclamizzato, ma che intendeva porsi in un mercato piu privilegiato rispetto al generico consumer dei primi supermercati e ipermercati dell' epoca, come la Rinascente, la Upim, la Standa che, privilegiavano il marchio Philips, mentre l' altro consociato Phonola era relegato ai negozi di paese che vendevano lavastoviglie, macchine da cucire,, lampadine, frigoriferi, lampadari, eccetera.
Quindi un marchio pressoche misconosciuto ai piu, ma che assumenva una certa importanza nel settore industriale, visto che, la Meriphone essendo venduta dai centri di elettronica, finiva prevalentemente nei locali pubblici, sonorizzava sale cinema, alberghi, sale convegni, ristoranti, diffusione musicale in saloni di cerimonie, oltre ad essere usato anche nelle suite di alberghi a 5 stelle dove veniva fornita la filodiffusione.
Quindi le casse Meriphone disponevano anche di un bel vestito in noce, con griglia in tela dei gusti dell' epoca anni 60 e dal suono piu che dignitoso.
Ovviamente oggi fanno sorridere il babbeo che ignora sia marchio che qualità dell' epoca, negli anni 60 era piuttosto difficile avere diffusori a 2 vie ed in alta fedeltà, cioè che ricoprissero tutta la gamma audio udibile dai 40 ai 16.000 hertz, oltre al fatto che, in quegli anni pochi si potevano permettere un' auto, un frigorifero ed una casa di proprietà o un rasoio elettrico, figuriamoci dunque un impianto stereo.
Oggi sono tutti bravi a ridere e deridere, perche abbiamo tutto, io personalmente ricordo i pianti di mia mamma che non riusciva a pagare l' affitto di casa, perche non c' era lavoro, oggi i bifolchi sbruffoni ed esaltati quando hanno ii soldi comprano smartfone e vanno al bar, e se ne fregano di pagare l' affitto, tanto il giudice lo fa rimanere lo stesso dentro l' appartamento anche se non paga!
Quindi, dietro le quinte, anche marchi misconosciuti come la Meriphone hanno contribuito, con la loro discreta presenza, ad innalzare la qualità ed il tenore della vita, visto che, non erano presenti nelle case, ma lo erano negli alberghi a 5 stelle, nei "salotti buoni" e negli appartamenti degli hotel di lusso, quindi, nonostante il marchio non sia mai stato diffuso e conosciuto ai più, era presente dove c' era l' aristocrazia.
buona giornata
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