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Gigi Buffon ha diviso tante volte il campo con Francesco Totti. Come avversario, ma anche come compagno di Nazionale. Ma per quanto lo conosca bene, parargli un rigore, specie se calciato con quella potenza, non è mai un gesto banale. Gigi però l’ha fatto sembrare tale, respingendo quella bordata con una naturalezza imbarazzante. E con la stessa naturalezza commenta il suo gesto: «E’ stata una parata importante in un momento molto delicato. Quando pari un rigore c’è anche una componente di fortuna che ti aiuta, ma va anche detto che con Filippi lavoriamo molto, perché quando uno deve giocare ha l’obbligo di migliorare in tutto».
Buffon ha salvato il risultato, il pareggio, il primato in classifica e l’imbattibilità della squadra, ma come d’abitudine, rimane con i piedi per terra: «Anche lo scorso anno fino a Natale eravamo nei primi posti. In questo calcio basta un mese fatto male che ti ritrovi con pochi punti e tanti problemi. Per questo non mi sbilancio. Perché anche se abbiamo giocato quattordici partite è presto per pensare di aver tracciato una linea che possa separare questo presente con il passato».
La gara contro la Roma ha comunque confermato l’ottimo stato di forma della Juventus, considerando anche il fatto che i giallorossi hanno giocato una delle loro migliori partite: «Nel primo tempo era un po’ ingiusto essere sotto, perché noi avevamo prodotto di più, mentre la Roma aveva creato solo l’occasione del gol e forse il tiro sarebbe anche uscito. Nella ripresa tutte e due le squadre hanno giocato a viso aperto e credo che il pareggio sia giusto. La Roma ha dato tutto anche dal punto di vista caratteriale. Quando vieni a giocare all’Olimpico sai che affronterai una battaglia e per vincerla si deve essere perfetti. E’ una squadra viva, anche se nelle ultime occasioni non sembrava così».
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