Milano (askanews) - Italiani sempre più a rischio povertà: nei cinque anni di crisi economica tra il 2008 e il 2012 secondo Eurostat gli italiani definiti "a rischio povertà o esclusione sociale" sono saliti al 29,9%, dal 25,3% del 2008 e il 28,2% del 2011. Quasi un nostro connazionale su tre ricade in almeno uno dei tre "requisiti" che definiscono il rischio povertà. Numeri che collocano l'Italia in coda ai Paesi Europei, con solo la Grecia che fa peggio per quanto riguarda la percentuale di persone esposte alla possibilità di esclusione sociale. A soffrire, comunque, è tutto il Vecchio Continente, e complessivamente nell'Unione europea ci sono oltre 124 milioni di persone in forte difficoltà. Il che, tradotto, significa che i timidi indicatori economici positivi ancora non riescono ad avere impatti reali sulla crisi e, soprattutto, sulle vite delle persone che dentro la crisi provano ad andare avanti.
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