L’originale grammatica espressiva di linguaggi narrativi con bandiere, propria della Compagnia, unica nel suo genere nel
panorama nazionale ed internazionale, usata nell’arco dei dieci anni per raccontare storie, miti, leggende medievali e
rinascimentali, ha generato lo stimolo per il biennio 2014/2015 di rendere omaggio alla grandezza narrativa di John
Ronald Reuel Tolkien, prendendo spunto da una delle appendici de “Il Signore degli Anelli”. è una storia meravigliosa ed
affascinante, raccontata in maniera magistrale e magica nel fanfilm “Born Of Hope”:
La storia è ambientata nel tempo della prima Guerra dell’Anello e racconta la storia dei Dúnedain, i Ranger del Nord, prima del
ritorno del re.
Narra, in cinque movimenti scenici, l’intensa storia d’amore di Arathorn esua moglie Gilraen, durante il cruento attacco degli
orchi di Sauron alle varie comunità della Terra di Mezzo.
E’ un forte inno all’amore, all’orgoglio e alla forza di un popolo disperso che lotta per sopravvivere, in un villaggio solitario,
contro una forza oscura che piega inesorabilmente la sua volontà verso la distruzione.
Eppure, in mezzo a gente disperata, emergono uomini valorosi che alimentano una grande speranza.
La speranza è “Estel”: il nome dato ad Aragorn, figlio di Arathorn e Gilraen, per nascondere la sua identità al nemico. Estel è la
speranza per la casa reale, che solo così potrà continuare.
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