In questo video vedremo che cos’è e come funziona l’AGCM in 3 punti.
1. Che cos’è l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato?
È una Autorità amministrativa indipendente.
Che cosa sono le autorità amministrative indipendenti?
Sono enti pubblici, istituiti con legge, che svolgono attività – generalmente di natura amministrativa – per le quali occorrono specifiche competenze tecniche.
L’AGCM si occupa della concorrenza, l’AGCOM delle comunicazioni, il Garante privacy della privacy, l’ANAC di appalti e corruzione e così via.
2. Da chi è composta?
L’autorità è un organo collegiale, composto da tre membri: un Presidente e due vicepresidenti, eletti per sette anni dai presidenti di camera e senato. Possono essere nominati solo una volta, non sono rinnovabili.
3. Quali sono le competenze dell’Autorità?
a) Tutela della concorrenza
Che cos’è la concorrenza e perché è importante?
La concorrenza è una delle possibili forme di mercato. Il mercato è il luogo, fisico o digitale, in cui beni e servizi vengono scambiati.
Chi opera all’interno del mercato?
Imprese e consumatori. Un mercato si dice concorrenziale quando più imprese offrono beni e servizi in concorrenza tra loro.
Perché è importante che le imprese concorrano tra loro?
Perché in questo modo il mercato funziona in maniera efficiente. Le imprese sono incentivate dalla concorrenza a ridurre e ottimizzare i costi di produzione e i consumatori avranno una vasta gamma di prodotti da scegliere, a prezzi contenuti. Quindi i vantaggi principali della concorrenza sono: maggiore efficienza e maggiore benessere per i consumatori.
La concorrenza produce una allocazione efficiente delle risorse. L’efficientamento allocativo ha natura statica, nel senso che riguarda la ripartizione delle risorse tra gli operatori economici. Ad esempio, una forma di mercato liberamente concorrenziale determinerà una tendenziale riduzione dei prezzi in favore dei consumatori e una contestuale riduzione dei profitti delle imprese. I cartelli e le altre forme di collusione oligopolistica tra produttori determinerà, invece, un generalizzato aumento dei prezzi a vantaggio delle imprese (e in danno dei consumatori).
Dal punto di vista più specificamente economico, "l’efficienza allocativa viene realizzata quando ogni fattore produttivo viene remunerato proporzionalmente alla sua effettiva produttività, e quindi tutti i beni prodotti vengono allocati sui mercati con prezzi che ricalcano i relativi costi di produzione. La concorrenza perfetta su tutti i mercati azzera infatti le rendite e gli extra-profitti, così da realizzare un sistema dei prezzi, tanto per le merci quanto per i fattori produttivi, che riflette i costi marginali di produzione delle prime e la produttività dei secondi" (M. Matani, Indagine sull'esito del processo di privatizzazione in Italia sulla base dell'analisi del grado di conseguimento degli obiettivi formulati, Roma, 2015).
In che modo le imprese possono distorcere la concorrenza?
- Intese o altri comportamenti collusivi, ad esempio potrebbero concordare un simultaneo aumento dei prezzi, in danno dei consumatori.
- Abuso di posizione dominante; un esempio di abuso di posizione dominante si ha quando l’impresa applica condizioni contrattuali diverse per prestazioni equivalenti. Io impresa dominante permetto all’impresa Alfa di accedere ai miei servizi al prezzo di 100 milioni, mentre all’impresa Beta, per quegli stessi servizi, chiedo 200 milioni. In questo caso sto abusando della mia posizione dominante.
- Concentrazioni; le concentrazioni si hanno quando due o più imprese si fondono (fusione) o quando un’impresa acquista il controllo di altre imprese. Non tutte le operazioni di concentrazione sono vietate, ma soltanto quelle che, per le dimensioni delle imprese coinvolte nel mercato considerato, siano tali da pregiudicare la concorrenza.
In questi casi, l’Autorità – dopo aver compiuto un’istruttoria –, se accerta una delle tre violazioni che abbiamo detto può irrogare sanzioni, principalmente di natura pecuniaria.
Contro i provvedimenti sanzionatori dell’Autorità è ammesso ricorso giurisdizionale davanti al TAR del Lazio.
b) Tutela dei consumatori
L’Autorità ha il compito di reprimere le pubblicità ingannevoli e di accertare la vessatorietà delle clausole nei contratti stipulati tra consumatori e professionisti. Le clausole vessatorie sono nulle ai sensi del Codice del consumo.
c) Vigilare sui possibili conflitti di interesse dei membri del Governo
d) Attribuisce alle imprese che ne facciano richiesta il Rating di legalità
Il rating di legalità è un indicatore che misura il rispetto da parte dell’impresa delle norme ad essa applicabili. Rileva, ad esempio, in riferimento alla concessione di finanziamenti pubblici o nell’ambito dell’accesso al credito bancario.
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