Tedeschi? Sì, perché è proprio così che da sempre gli Ugolini sono conosciuti, anche se non più a Marano di Valpolicella, bensì a Fumane, dove hanno una splendida tenuta. Ma andiamo con ordine.
La storia di questa famiglia parte dal 1600, epoca in cui coltivavano le vigne nei dintorni di Vienna producendo vino per l'imperatore. A metà di quel secolo, a causa di un'epidemia di peste, si spostarono in Valpolicella, dove continuarono l'attività di vignaioli. Fu qui che, circa un secolo fa, si italianizzarono cambiando il cognome da Leonhard a Lonardi e la dinastia proseguì con Ugolini in virtù dell'incontro della signora Ada Lonardi (la figlia di Giambattista che vedrete nel video) con Angelo Ugolini per l'appunto.
Sebbene quest'ultimo non svolgesse l'attività di vignaiolo, a Giambattista la passione per la terra e per il vino fu comunque trasmessa dal nonno e quando nel 1996 papà Angelo scomparve, decise di prendere in mano le sorti dell'azienda agricola (che comunque esisteva) e di trasformarla a modo suo. Abbandonò il suo lavoro da dirigente di un'importante multinazionale e, con la buonuscita, acquistò quella che divenne poi Villa San Michele, un'ex caserma austriaca oggi trasformata in stupenda sede aziendale, oltre che nella sua residenza privata.
Ma non si accontentò di questo. Una volta tornato a casa, trasformò radicalmente la campagna adottando alcune preziosi indicazioni intuite dal grande Luigi Veronelli e dai suoi tour nelle più importanti zone vinicole europee, francesi in particolare. E la svolta fu quella innanzitutto di destinare ogni vigneto a un vitigno e quindi a un vino, che così avrebbe avuto in sè tutta la ricchezza nativa di quel particolare luogo, e inoltre alle sue viti avrebbe poi tolto l'acqua per obbligarle ad estendere verso il basso il proprio apparato radicale, attingendo così a tutta la mineralità del terreno.
"Solo così", dice Giambattista, " si possono creare vini identitari!"
Una storia affascinante, inevitabilmente incompleta in queste righe, che tuttavia si riscopre nelle parole di Giambattista e nella sua filosofia di base, che incarna dei valori intrisi nella terra. La sua terra.
Buona visione!
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